Imu e tasi, in scadenza il prossimo 16 dicembre, saranno un vero salasso per i negozi di Milano alle prese con il calcolo delle imposte. Il capoluogo lombardo è infatti la città che ha ottenuto il record per l’aumento delle tasse sugli immobili commerciali e strumentali nel 2014 (sulle abitazione private si contende il primato con Aosta). Sui capannoni il rialzo è impressionante: si è passati da 1.642 a 4.868 euro (+ 196%). Nota dolente anche per i negozi che nel 2011 pagavano 290 euro e nel 2014 sono arrivati a 1.069 euro, quindi addirittura il 269% in più.

E’ facile intuire come in una città produttiva come Milano questi aumenti incidano pesantemente e negativamente.  

Tasi Milano: aliquota e calcolo per locali commerciali e imprese

Nessuna novità di rilievo per quanto concerne la Tasi, la cui aliquota per il saldo si conferma all’11,4 per mille come per la prima rata per tutti gli immobili commerciali e quindi negozi ma anche per uffici, capannoni, aziende in genere e fabbricati rurali.

Imu Milano: aliquota e calcolo per locali commerciali e imprese

Più complicato il calcolo della seconda rata IMU: la delibera per le nuove aliquote infatti è stata emessa successivamente a giugno e quindi, sebbene l’acconto sia stato pagato, occorre di fatto rifare i calcoli del totale applicando l’aliquota 2014 e poi ovviamente sottraendo comunque quanto già versato. L’aliquota IMU a Milano per il 2014, così come da aggiornamenti, è fissata a 0,87% per negozi e botteghe ma solo se utilizzati effettivamente per l’attività di impresa e anche in caso di affitto all’esercente. Stessa aliquota per i laboratori (C3), sia di proprietà che in affitto. Se solo parte dell’immobile è adibito a uso commerciale ma i proventi sono destinati all’attività istituzionale di un ente invece l’aliquota è di 0,88%.

Gli immobili di start up (data