Attenti all’importo e al beneficiario del bonifico perché in questo caso scatta in automatico il controllo da parte del Fisco. Come canta Samuele Bersani con il brano Giudizi universali: “Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l’odio. Torre di controllo, aiuto, sto finendo l’aria dentro al serbatoio”.

Le autorità di controllo ricoprono un ruolo fondamentale in ogni società. Sono esse a verificare che tutto venga svolto nel modo giusto e ad intervenire nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto.

Basti pensare al Fisco che ha l’importante compito di controllare i vari movimenti dei contribuenti e accertarsi che non vengano commessi degli illeciti.

UIF, l’importanza di segnalare le operazioni sospette

Tanti sono gli ambiti che finiscono sotto la lente di ingrandimento del Fisco, come ad esempio il corretto pagamento delle tasse e il versamento dei tributi. Ma non solo, a finire nel mirino sono i vari movimenti finanziari. A giungere in aiuto, in tale ambito, è l’Unità di Informazione Finanziaria. Quest’ultima si è istituita presso la Banca d’Italia per contrastare il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo.

Entrando nei dettagli, come si legge sul sito della UIF, l’articolo 35 del decreto legislativo numero 231 del 21 novembre 2007 impone a determinati soggetti, quali ad esempio intermediari bancari ed operatori finanziari:

“di portare a conoscenza della UIF, mediante l’invio di una segnalazione di operazioni sospette, le operazioni per le quali “sanno, sospettano o hanno motivi ragionevoli per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo o che comunque i fondi, indipendentemente dalla loro entità, provengano da attività criminosa”. Per gli enti creditizi e finanziari trovano diretta applicazione i regolamenti comunitari in vigore (Regolamento UE n. 267/2012 per l’Iran e Regolamento UE n. 1509/2007 per la Corea del Nord) e il Provvedimento del 27 maggio 2009 della Banca d’Italia, che estendono l’obbligo segnaletico all’ulteriore ipotesi di sospetto di finanziamento di programmi di proliferazione di armi di distruzione di massa. Il sospetto può essere desunto da caratteristiche, entità e natura delle operazioni, dal loro collegamento o frazionamento o da qualsiasi altra circostanza conosciuta dai segnalanti in ragione delle funzioni esercitate, tenuto conto anche della capacità economica o dell’attività svolta dai soggetti cui le operazioni sono riferite. Il sospetto deve fondarsi su una valutazione compiuta di tutti gli elementi delle operazioni – oggettivi e soggettivi – a disposizione dei segnalanti, acquisiti nell’ambito dell’attività svolta ovvero a seguito del conferimento di un incarico”.

Importo e beneficiario bonifico, questa combo fa scattare i controlli del Fisco quasi automaticamente!

La UIF provvede a effettuare dei controlli sulle singole anomalie e, se necessario, può richiedere ulteriori chiarimenti.

In seguito fornisce i risultati delle sue ricerche alle autorità competenti.

A tal proposito vi ricordiamo che gli istituti di credito hanno il dovere di comunicare all’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia tutte le transazioni di soldi che superano quota 5 mila euro. In particolare si invita a prestare attenzione all’importo e ai beneficiari dei propri bonifici. Questo perché vi è una particolare combinazione che può attirare l’attenzione del Fisco. Ma di quale si tratta?

Ebbene, dovete sapere che le banche devono segnalare all’ente gli eventuali bonifici dall’importo superiore a 15 mila euro, destinati a un soggetto con conto corrente estero. Una transazione di denaro che allerta l’Agenzia delle Entrate, la quale può pertanto decidere di effettuare dei controlli mirati. Il consiglio è di indicare dettagliatamente nella causale il motivo di questo spostamento di soldi. In questo modo è possibile attestare che si tratti di un versamento del tutto lecito ed evitare eventuali spiacevoli inconvenienti.