Gioco d’azzardo: il Governo in collaborazione con la Conferenza unificata, presenta una nuova proposta, atta a garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico e della pubblica fede dei giocatori e di prevenire il rischio di accesso dei minori di età.

Dopo vari incontri, verifiche e approfondimenti, anche considerando quando prospettato dagli Enti locali, dalla Commissione Antimafia e da quanto recepito in mozioni parlamentari, si è raggiunti ad un’intesa.

Gioco d’azzardo, “perdo, ma non smetto” svelato il meccanismo

Gioco d’azzardo: obiettivo da raggiungere

L’obiettivo che lo Stato si propone, è quello di regolare la distribuzione dell’offerta di gioco diffusa nel territorio, considerando anche le esigenze sociali.

Le misure in passato hanno accettato la diffusione dell’aumento del gioco legale, in particolare delle slot machine.

Questo, purtroppo, ha provocato una nuova emergenza sociale, che ha indotto gli Enti locali, ad applicare delle restrizioni.

A fronte della situazione di emergenza sociale che si è creata, la soluzione prospettata dal Governo, è quella di ridurre l’offerta di gioco pubblico e, dunque, l’esposizione dello Stato. Questo settore è in grado di garantire importanti entrate erariali, ma dall’altro ha ingenti conseguenze sociali che non possono essere trascurate.

Gioco d’azzardo: scelte già fatte

Nella legge finanziaria del 2016 si è provveduto ad adottare alcuni provvedimenti:

  • la riduzione di almeno il 30% delle AWP in circolazione, attraverso la riduzione effettiva delle macchine disponibili;
  • la determinazione di un numero massimo consentito di 10.000 sale e di 5.000 corner per le scommesse, con la conseguente concentrazione dei punti vendita;
  • il passaggio alle AWP esclusivamente da remoto (upgrade tecnologico);
  • la drastica riduzione degli spazi pubblicitari;
  • l’innalzamento del PREU.

Gioco d’azzardo: le scelte da fare

La nuova proposta prevede una riduzione dell’offerta di gioco, sia dei volumi che dei punti vendita, attraverso, la riduzione delle AWP.

Il numero delle AWP attualmente in esercizio è di 400.000 c.a, che saranno ridotte a 265.000 con le modalità previste dall’emendamento del Governo approvato e recepito nell’art. 6-bis del D.L. 50/2017 convertito nella l. 96/2017.

L’effetto di questa misura porterà una riduzione in un anno di 264.674 slot macchine.

Sostituzione per rottamazione delle AWP rimanenti

La sostituzione per rottamazione delle AWP rimanenti (265.000 circa) con le AWPR (in grado di riconoscere il giocatore e la sua età), avverrà “entro il 31 /12/2019” (come previsto dalla legge di Stabilita 2016),  in  modo proporzionale a partire dal 1° gennaio 2018 con il 50% annuo per  gli  esercizi  con più di 2 AWP, mentre gli esercizi con 1 o 2 AWP dovranno  rottamare  entro  il  31 dicembre 2019.

Dimezzamento in tre anni

Dimezzamento dei punti di vendita del gioco pubblico, attualmente  stimati in circa 100.000.
I punti vendita oggi abilitati alla installazione di AWP (ma non tutti necessariamente hanno gli apparecchi)  sono 98.600, così suddivisi:
a) 69.000 tra bar e tabacchi (di cui 56.000 bar e oltre 13.000 tabacchi);
b) 29.600 sale e punti  gioco così suddivisi:
• 8.000 esercizi  generalisti secondari,
• 2.800 sale VLT,
• 200 sale Bingo,
• 5.000 sale giochi,
• 5.600 negozi,
• 8.000  corner.

La Conferenza Unificata chiede al Ministero delle Finanze, di tradurre entro il 31 ottobre 2017, in decreto la seguente proposta.