Professionisti, lavoratori autonomi e occasionali. Aumentano i contributi per gli iscritti alla gestione separata Inps

La riforma del lavoro 2012, la legge n. 92/2012, è entrata in vigore lo scorso 18 luglio, ma le modifiche sono tuttora in corso grazie all’iter di conversione in legge del decreto sviluppo 2012, il DL 83/2012. Così tra le modifiche da segnalare, particolare attenzione è posta alla gestione separata, e quindi all’aumento dei contributi Inps da versare al fondo pensionistico in oggetto.

Gestione separata Inps: cos’è

Innanzitutto è bene precisare che la gestione separata è un fondo pensionistico finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati. Nasce nel 1995 ed è prevista per specifiche categorie di lavoratori che hanno l’obbligo di iscrizione alla gestione separata. I lavoratori coinvolti sono: lavoratori autonomi che non sono iscritti ad un’autonoma cassa di previdenza, incaricati alla vendita a domicilio con reddito annuo superiore a 5mila euro, spedizionieri doganali, titolari di borse di studio per corsi di dottorato di ricerca, i lavoratori assunti con contratto a progetto, lavoratori autonomi o occasionali con reddito annuo superiore a 5mila euro.

Iscrizione gestione separata

L’iscrizione alla gestione separata può avvenire in tre modalità:

  1. recandosi presso la sede Inps della propria zona
  2. telefonicamente contattando il numero verde Inps 803.164
  3. iscrizione gestione separata on line, direttamente sul sito Inps (http://www.inps.it) al link Iscrizione gestione separata Inps.

 Contributi gestione separata

La riforma del mercato del lavoro ha à previsto un incremento dei contributi, in particolare dell’aliquota contributiva IVS degli iscritti a tale fondo pensionistico al fine di equipararla ai lavoratori subordinati. L’innalzamento è stato previsto in misura crescente dal 2013 al 2018 con aumento per i non iscritti ad altra gestione, secondo le percentuali come seguono:

  • – al 28% per l’anno 2013,
  • – al 29% per l’anno 2014,
  • – al 30% per l’anno 2015,
  • – al 31% per l’anno 2016,
  • – al 32% per l’anno 2017,
  • – al 33% dall’anno 2018

per gli iscritti ad altra gestione/titolari di trattamento pensionistico

  • – al 19% per l’anno 2013,
  • – al 20% per l’anno 2014,
  • – al 21% per l’anno 2015,
  • – al 22% per l’anno 2016,
  • – al 23% per l’anno 2017,
  • – al 24% dall’anno 2018.

 

Queste novità sono contenute nelle modifiche al decreto sviluppo 2012, per cui l’emendamento prevede per i non iscritti ad altra gestione, l’innalzamento in misura crescente dal 2014 al 2018, mentre per gli iscritti ad altra gestione/titolari di trattamento pensionistico l’aumento parte dal 2013 per concludersi nel 2016.