Se si è vittima del Furto sul conto corrente, la banca come si comporta? Rimborsa il contribente truffato? Risponde in merito il Tribunale di Roma con la sentenza n. 16221/16 del 31.08.2016 e la Corte di Cassazione con la sentenza n. 10638/2016. Vediamo insieme cosa succede in questi casi.

Furto sul conto corrente: la Banca è responsabile 

Una recente sentenza della Corte di Cassazione chiamata a rispondere in merito ad una Truffa su internet, chiarisce che se un hacker riesce a rubare la vostra identità, entrando nel vostro conto corrente e lo svuota, la banca è responsabile.

Nella sentenza si legge che la banca deve predisporre sistemi di sicurezza e controllo in modo da prevenire che casi come questi accadono. E condanna la banca a rimborsare il contribuente truffato, di tutto l’importo sottratto.

Il Tribunale di Roma con una recente sentenza n. 16221/16 del 31.08.2016, si allaccia a tutte le pronunce della giurisprudenza in merito e allaccia l’arbitrio bancario e finanziario.

La banca deve adottare misure tecnologiche avanzate per garantire sicurezza ai propri clienti, e deve rispondere quale titolare del trattamento dei dati personali (Ai sensi del rinvio all’art. 2050 c.c. contenuto nell’art. 15 del Codice della privacy).

Il contribuente nel caso di furto sul conto corrente con furti di identità, la banca è tenuta a rimborsare l’intero importo prelevato dal conto corrente. Il correntista non può richiedere il rimborso della somma prelevata con furto di identità solo nel caso in cui lo stesso sia responsabile. Nel caso in cui il correntista abbia commesso errori e trascuratezze, oppure quando sia autore della frode.