L’obbligo di fatturazione elettronica sarà prorogato al 31 dicembre 2024. Con possibile estensione anche ai contribuenti forfettari e a quelli in regime di vantaggio. La Commissione Europea ha dato l’ok alle richieste dell’Italia. Con la pubblicazione della proposta di decisione nella gazzetta Ufficiale U.E. del 5 novembre.

Ora la parola passa al Consiglio UE per l’autorizzazione finale.

Nella richiesta fatta dall’Italia, è evidenziato come la fattura elettronica ha potenziato le capacità dell’amministrazione fiscale, riducendo il tempo necessario per individuare la frode e l’evasione dell’IVA e reagire a esse e migliorando le possibilità di effettuare analisi dei rischi.

La proroga della fatturazione elettronica al 31 dicembre 2024

La deroga ottenuta dall’Itala per imporre la fattura elettronica scade il 31 dicembre 2021.

Da qui, l’Italia ha presentato apposita proposta all’Unione Europea per essere autorizzata a prorogare l’obbligo fino al 31 dicembre 2024.

Ma questo non è tutto. Infatti, l’Italia ha richiesto anche di poter estendere l’obbligo a coloro che, al momento, ne sono esentati.

Dunque, in primis i contribuenti in regime forfettario e quelli, piuttosto residuali, in regime di vantaggio.

L’unione Europea ha dato il suo lasciapassare con la Proposta di DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO “recante modifica della decisione di esecuzione (UE) 2018/593 per quanto riguarda la durata e l’ambito di applicazione della deroga agli articoli 218 e 232 della direttiva 2006/112/CE”.

I vantaggi della fatturazione elettronica: contrasto alle frodi con controlli più rapidi ed efficace anche sui forfettari

Nella richiesta di proroga inviata dall’Italia all’UE, sono evidenziati i risultati legati all’introduzione della fatturazione elettronica. Soprattutto in termini di maggior contrasto alle frodi fiscali e alle evasioni.

Nello specifico, due miliardi di euro di recuperi a tassazione sarebbero direttamente riconducibili al miglioramento del rispetto dell’obbligo dell’IVA in seguito all’introduzione della misura in questione, mentre circa 580 milioni di EUR di entrate supplementari nella riscossione di imposte dirette potrebbero essere attribuiti indirettamente alla misura.

Per quanto riguarda il controllo e l’applicazione, nel 2019 l’azione intesa a identificare e sopprimere i crediti IVA falsi ha consentito di recuperare 945 milioni di EUR.

Inoltre, per quanto riguarda la semplificazione del rispetto dell’obbligo tributario, l’attuazione della fatturazione elettronica obbligatoria ha consentito alle autorità fiscali di mettere a disposizione dei contribuenti registri di acquisto e vendita precompilati;  il prospetto della liquidazione periodica dell’IVA, le dichiarazioni annuali dell’IVA precompilate e i moduli di pagamento precompilati, comprese le imposte da versare, da compensare o da chiedere in rimborso, con priorità agli utilizzatori della fatturazione elettronica.

Insomma la proroga della fatturazione elettronica consente di mantenere l’efficienza nei controlli del Fisco e di ottimizzarne i risultati.