Dopo gli ultimi aggiornamenti in merito all’estensione Naspi di due mesi prevista dal decreto, ci stanno scrivendo utenti la cui Naspi terminerà tra maggio e giugno e che ancora non vedono possibilità, nell’attuale contesto, di trovare lavoro. Timidamente le prime attività stanno riaprendo ma per molte le nuove regole comportano costi aggiuntivi e meno entrate quindi assumere è impensabile. Chi si trova senza Naspi a maggio che cosa può fare? Non sarebbe stato più giusto prevedere un’estensione anche solo di un mese in modo da equiparare la posizione di questi ultimi a coloro che l’hanno già esaurita e, verosimilmente, la prenderanno anche per maggio e giugno? Analogo discorso vale anche per chi la Naspi terminata a fine gennaio, poco prima della crisi conseguente al Coronavirus.

Senza lavoro e senza sussidio: che cosa fare?

Estensione Naspi di due mesi: quali aggiornamenti

Nel decreto rilancio sono riconosciuti due mesi in più per Naspi e Dis-Coll scadute tra il primo febbraio e il 30 aprile 2020. Si prevede altresì che i percettori di ammortizzatori sociali a sostegno del reddito potranno essere impiegati nel settore agricolo per un massimo di 60 giorni. La retribuzione massima, in tal caso, è di 2.000 euro. La finestra temporale di scadenza, quindi, include i mesi di febbraio, marzo e aprile. E prima e dopo? Quali sussidi? Ci hanno scritto in molti per avere lumi. Ad oggi, se non si trova lavoro, l’unica strada percorribile appare essere quella di richiedere il REM.

Reddito di emergenza per le famiglie: importo e domanda

Il reddito di emergenza per le famiglie non sarà compatibile con altri sussidi e può essere erogato per due mesi (stesso periodo previsto per l’estensione Naspi quindi): il beneficio, secondo le ultime formulazioni, andrà dai 400 euro agli 800 euro mensili, in rapporto al numero della composizione del nucleo familiare.

Le domande vanno presentate entro giugno. Per ottenere il Rem devono ricorrere i seguenti requisiti:

  • residenza in Italia;
  • reddito familiare inferiore al Rem spettante;
  • patrimonio mobiliare familiare 2019 inferiore a 10 mila (massimo fino a 20 mila euro);
  • Isee inferiore a 15 mila euro.

La copertura economica prevista è di circa 1 miliardo.