Quale codice bisogna inserire nella fattura elettronica in base al destinatario? Come canta Diodato con il brano L’uomo dietro il campione: “E poi c’è tutta la passione e quella cieca e folle determinazione che la destinazione a volte è un’ossessione”. Ognuno di noi ha una propria strada da seguire, con la speranza di riuscire a raggiungere i propri obiettivi. Un modo di pensare e di agire che si rispecchia nelle varie azioni quotidiane, come ad esempio l’emissione di una fattura elettronica.

Al fine di avere la certezza che l’operazione vada in porto, infatti, è fondamentale inserire il codice corretto a seconda del destinatario.

Fattura elettronica, quale codice va inserito in base al destinatario

La fattura elettronica viene trasmessa direttamente all’Agenzia delle Entrata grazie al Sistema di Interscambio. Quest’ultimo è un sistema informatico che effettua i controlli sui dati inseriti ed inoltra il documento ai clienti. A tal fine è necessario assicurarsi di inserire i dati indispensabili, come ad esempio la partita Iva del cliente e del mittente. Ma non solo, è bene prestare attenzione anche al codice che differisce a seconda che il cliente sia pubblico piuttosto che privato. Nel primo caso si chiama codice univoco, mentre nel caso in cui il cliente sia un privato viene denominato codice destinatario.

Fatturazione elettronica Pubblica Amministrazione: cos’è il codice univoco

Soffermandosi sulla fatturazione elettronica verso un ente pubblico, l’Agenzia delle Entrate sul proprio sito spiega che:

Per garantire l’effettiva tracciabilità dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, le fatture elettroniche emesse verso le PA devono riportare:

  • Il codice identificativo di gara (CIG), tranne i casi di esclusione dall’obbligo di tracciabilità di cui alla Legge n. 136 del 13 agosto 2010;
  • Il codice unico di progetto (CUP), in caso di fatture relative a opere pubbliche.

L’Agenzia delle Entrate non potrà procedere al pagamento delle fatture elettroniche che non riportano i codici CIG e CUP, quest’ultimo ove previsto. […] In ogni fattura elettronica è necessario indicare il Codice Univoco Ufficio, che rappresenta l’identificativo univoco che consente al Sistema di Interscambio (SDI) di recapitare correttamente la fattura elettronica all’Ufficio destinatario. Il Codice Univoco Ufficio deve essere inserito nella fattura elettronica in corrispondenza dell’elemento del tracciato 1.1.4 denominato “Codice Destinatario”. I codici delle amministrazioni italiane sono consultabili nell’Indice delle Pubbliche Amministrazioni (IPA)“.

Codice destinatario per le fatture verso privati

Nel caso in cui, invece, il cliente sia un soggetto privato bisognerà indicare il codice destinatario.

Quest’ultimo svolge la stessa funzione del codice univoco, solamente che si riferisce, appunto, ad un privato anziché ad un ente della pubblica amministrazione. In tal caso, per conoscere il codice di proprio interesse, si consiglia di svolgere un’apposita ricerca sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Non bisogna fare altro che accedere tramite la propria area personale alla sezione Fatturazione elettronica e Conservazione e optare per il servizio “Fattura ordinaria”.

Nella sezione dedicata al cliente bisogna, ovviamente, indicare il numero di partita Iva di quest’ultimo. A questo punto basta premere su “Recupero Dati Anagrafici e di Registrazione”, affinché il sistema fornisca le informazioni principali, compreso il codice destinatario del cliente. In caso di dubbi, comunque, si consiglia di rivolgersi ad un esperto del settore, come un commercialista, onde evitare di commettere errori.