Purtroppo il detto “fatta la legge, trovato l’inganno” è sempre valido. E per quanto gli sforzi per i controlli sull’uso della card del Reddito di Cittadinanza e le sanzioni anti furbetti siano un deterrente, c’è chi studia escamotage per aggirare i paletti della normativa. Sappiamo, lo abbiamo visto più volte, che la carta del RdC ha delle voci di spesa vietate e prevede un limite massimo di prelievo in contanti. La nuova truffa segnalata punta ad evitare entrambe queste regole.

Per fortuna ad oggi si tratta di casi isolati ma occorre evitare che il fenomeno prenda piede o, quantomeno, prevedere controlli e sanzioni.

Fare la spesa per altre persone con la card del Reddito di Cittadinanza

A segnalare l’escamotage messo in atto ai media è stato Tommaso Prima, presidente dell’Associazione Pronto Soccorso dei Poveri. Il meccanismo è semplice: il titolare della carta accompagna una terza persona a fare spesa pagando con la card per poi farsi restituire l’equivalente in contanti non appena usciti dall’esercizio commerciale. In tal modo il vantaggio per il titolare del sussidio è evidente: può spendere l’importo della spesa in modo incontrollato, eventualmente anche per voci vietate. Che cosa ci guadagna chi accetta di pagare la propria spesa con la carta del reddito di cittadinanza altrui? Alcuni lo fanno a titolo di “favore” in amicizia, altri trattengono una percentuale quindi si fanno una sorta di sconto sulla spesa. Attenzione chiariamo che questo meccanismo è fraudolento e, se segnalato, il beneficiario sottosta alle sanzioni e perde il sussidio. A maggior ragione se i contanti ottenuti vengono spesi per voci non ammesse dal reddito di cittadinanza quali gioco d’azzardo o sigarette.

Ad oggi per questo abuso non è facile effettuare i controlli ma è probabile che il sistema si adeguerà per evitare questo uso distorto della carta del RdC.

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L’invito ai dipendenti dei supermercati è di collaborare segnalando eventuali situazioni sospette.