“Salve, riordinando casa di mia nonna, purtroppo da poco defunta, ho trovato diverse monete delle vecchie lire. Alcune sembrano perfettamente conservate. Visto che non si possono cambiare in banca ormai, mi chiedevo se fosse possibile piazzarle sul mercato dei collezionisti? E’ vero che possono valere anche molti soldi?”

Ultimamente tra i trend di ricerca online ci sono anche “vecchie lire” e “monete rare“. Ciò conferma la curiosità dei lettori in merito alla possibilità di fare soldi con le monete rare da collezione.

E in effetti anche in redazione in molti ci scrivono perché hanno trovato in casa vecchie lire che ormai non si possono cambiare. E’ così facile fare soldi (a volte tanti) con le vecchie lire piazzandole nelle aste dei collezionisti e appassionati di numismatica? Non proprio.

Vecchie lire: quelle che valgono sono rare

Quando parliamo di monete “rare” non è un caso. E’ vero, e ne abbiamo parlato anche qui, che ci sono esemplari che possono essere venduti anche per centinaia di migliaia di euro. Tuttavia si tratta appunto di casi rari. Per poter avere un valore di un certo tipo, le vecchie monete dovrebbero presentare qualche rarità (che può dipendere dal materiale prezioso con cui sono realizzate, dal numero di esemplari in circolazione ridotto o, ancora, da errori nella fase di coniazione che rendono in qualche modo uniche certe monete). Inoltre, aspetto non trascurabile, devono essere perfettamente conservate. Se avete ritrovato in casa vecchie lire abbandonate e perse, probabilmente queste presenteranno graffi, ammaccamenti o segni di usura dovuti alla circolazione. Passando di mano in mano le monete tendono a rovinarsi. In questo modo però, purtroppo, perdono valore e non sono più facilmente piazzabili sul mercato dei collezionisti e appassionati di numismatica.

Rispondendo al lettore dobbiamo quindi frenare gli entusiasmi.