Avere è il verbo che tutti inseguono. Ma quanto è più vasto il verbo “essere”! Essere una rosa, una stella marina, uno smeraldo, un tramonto, una nuvola, un’onda. Essere un uomo e poi essere una donna e poi un bambino e poi un drago. Nessun miliardario potrebbe permettersi questo”, afferma Fabrizio Caramagna. Essere è più importante che apparire. I valori morali che ognuno di noi ha, d’altronde, ci guidano nel nostro percorso di vita spingendoci a fare, si spera, la scelta giusta.

Tuttavia non si può negare come anche le cose materiali rivestano un ruolo importante, perché ci permettono di soddisfare i vari bisogni ed esigenze. Da qui la necessità di attingere al denaro, ad esempio grazie al lavoro o alla pensione. Ma non solo, in molti hanno diritto ad alcuni sussidi, come ad esempio il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro. Ecco come farne richiesta e accedere a questa nuova misura.

Ex percettori reddito di cittadinanza rimasti senza: come ottenere l’indennità da 350 euro

Ancora vita breve per il reddito di cittadinanza che a breve verrà rimpiazzato da due nuove misure, ovvero il supporto per la formazione e il lavoro e l’assegno di inclusione. Quest’ultimo debutterà a gennaio 2024 e sarà corrisposto ai nuclei famigliari che vedono la presenza di un disabile, un minorenne o persona con un’età superiore a 60 anni. Il tutto purché presentino un Isee pari a massimo 9.360 euro e un reddito familiare inferiore a sei mila euro. Il supporto per la formazione e il lavoro, invece, esordirà nell’anno in corso. Per la precisione da settembre e sarà erogato alle persone con un’età compresa tra i 18 e i 59 anni che hanno perso il reddito di cittadinanza dopo aver percepito sette mensilità nel 2023.

Dall’importo pari a 350 euro al mese, tale contributo sarà erogato per un periodo pari a massimo un anno, non rinnovabile.

Il tutto a patto che i soggetti interessati frequentino un’attività formativa e presentino un Isee inferiore a sei mila euro. Ma come beneficiare di tale misura? Ebbene, come si evince dalle FAQ pubblicate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le persone aventi diritto devono presentare richiesta per il Supporto alla Formazione e Lavoro all’Inps oppure rivolgersi ad un patronato. Ma non solo, a partire dal 1° gennaio 2024 sarà possibile chiedere aiuto anche ai Centri di Assistenza fiscale. All’atto della domanda, è sottolineato nella FAQ poc’anzi citata:

“l’interessato viene informato che attraverso il SIISL riceverà l’informazione dell’accettazione della sua richiesta per proseguire il percorso di attivazione. La richiesta è quindi accolta dall’INPS, previa verifica del possesso dei requisiti, sulla base delle informazioni disponibili nelle proprie banche dati o tramite quelle messe a disposizione dalle pubbliche amministrazioni detentrici dei dati necessari per la verifica dei requisiti, attraverso sistemi di interoperabilità.
Nella richiesta, l’interessato:

  • rilascia la dichiarazione di immediata disponibilità ove non abbia già una dichiarazione attiva;
  • autorizza espressamente la trasmissione dei dati relativi alla richiesta ai centri per l’impiego, alle agenzie per il lavoro e agli enti autorizzati all’attività di intermediazione nonché ai soggetti accreditati ai servizi per il lavoro;
  • dimostra l’iscrizione ai percorsi di istruzione degli adulti di primo livello o comunque funzionali all’adempimento dell’obbligo di istruzione”.

In seguito all’accoglimento della domanda l’Inps comunica al soggetto interessato che, ove non già fatto, deve accedere al SIISL per sottoscrivere il patto di attivazione digitale. Un passaggio fondamentale per poter in seguito beneficiare dell’erogazione del Supporto per la formazione e il lavoro.