Prima c’erano gli esodati pensione, oggi ci sono gli esodati 110. Chi sono e perché questi soggetti possono ritenersi legittimati a pensare di essere dei truffati dallo Stato.

Il punto è che se a truffare è il contribuente questi è immediatamente perseguito. In caso contrario, invece, si fa finta di niente.

Il legislatore aveva deciso di mettere sulla tavola degli italiani un buon piatto. Un piatto prelibato anche per chi non può permettersi caviale, aragoste e champagne. Parliamo della cessione del credito e sconto in fattura nei bonus edilizi.

Addirittura, è stato detto “siediti che il pranzo è gratis”. Se fai i lavori a casa ti diamo una detrazione del 110%. Anzi se trovi qualcuno che si vuole comprare il credito o che ti fa lo sconto in fattura, per te i lavori sono del tutto gratuiti.

Ebbene, sulle ali dell’entusiasmo, molti proprietari di casa, allettati dalla cosa, si sono subito attivati. Chiamando imprese, facendosi fare preventivi e decidendo di fare i lavori.

Tanto poi l’impresa si compra il credito o sempre troverò una banca disposta ad acquistarlo!

Faccio i lavori tanto c’è la cessione del credito

Peccato che le cose non sono andate così. Piano piano il legislatore ha iniziato a ricredersi. Certo questo ricredersi è frutto anche delle numerose truffe scovate. Crediti maturati a fronte di lavori mai fatti. Imprese e professionisti compiacenti sono riusciti a incassare soldi illecitamente.

Ma sono poche le truffe a fronte di coloro che, invece, onesti avevano deciso di porre la propria fiducia nello Stato.

Bene, iniziamo i lavori!

E i lavori sono iniziati.

Man mano però lo Stato ha cominciato a togliere da sotto mano gli strumenti messi in campo per facilitare e incentivare gli interventi edilizi anche e soprattutto per coloro che non avevano disponibilità economica.

Va bene anticipo le spese all’impresa, poi piano piano inizio a cedere il credito alla banca. Poi con i soldi che la banca stessa mi liquiderà a fronte della cessione vado avanti con altri lavori!

Ecco il pensiero di molti.

Esodati 110, chi sono i truffati dallo Stato?

Ma lo Stato non lo ha permesso tutto questo o lo ha permesso fino ad un certo punto. Il legislatore, infatti, ha cominciato ad adottare provvedimenti restrittivi che hanno indotto banche ed altri cessionari nella paura. Una paura che ha bloccato il mercato delle cessioni dei crediti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Se le banche, le imprese e altri soggetti non acquistano più i crediti, significa che il contribuente non si ritroverà più quella liquidità necessaria su cui aveva fatto affidamento per continuare o iniziare i lavori. Molti si trovano con lavori iniziati e non finiti. Molti si trovano con lavori iniziati e finiti ma con i c/c a secco, potendo beneficiare dello sgravio solo nella forma della detrazione fiscale in più anni. Il credito è rimasto sulla pancia.

E così sono nati gli esodati 110. Non solo 110 ma anche nel campo degli altri bonus edilizi. La mazzata finale è poi arrivata con il decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023. Con il provvedimento è stato deciso, salvo alcune deroghe, che dal 17 febbraio 2023 non è più possibile optare per sconto in fattura e cessione del credito.

Insomma il piatto prelibato gratis con aragosta, caviale e champagne è stato ritirato. Il punto è che nonostante non si è mangiato è stato necessario anche pagare il conto. E come la vogliamo chiamare questa se non truffa.

Il problema degli esodati 110 (e non solo), c’è ma si fa finta che non esista.