L’IMU è una tassa comunale che si applica a proprietà immobiliari, inclusi i terreni. È importante sapere chi è considerato il “possessore” ai fini dell’IMU. Questa figura è generalmente il proprietario del terreno. Tuttavia, anche chi detiene diritti reali di godimento come l’usufrutto o l’enfiteusi è tenuto al pagamento dell’IMU. Ad esempio, se un terreno è dato in usufrutto, l’usufruttuario è responsabile del pagamento dell’IMU, non il nudo proprietario.

E l’IMU su terreni edificabili è un argomento importante per chi possiede immobili in Italia.

I casi di esenzione esistono ma chiedono il rispetto di determinati requisiti. È sufficiente che ne manchi uno affinché il possessore del terreno dovrà andare alla cassa per pagare il tributo.

In linea generale un terreno edificabile, a differenza di un terreno agricolo, non gode di esenzione IMU. Scatta l’esenzione solo se il terreno è posseduto e condotto da coltivatore diretto o IAP (Imprenditore Agricolo Professionale). Quando appena detto merita un approfondimento.

Terreni agricoli quasi sempre esenti

Regole dice che l’IMU viene calcolata basandosi sulla percentuale e sui mesi di possesso durante l’anno fiscale (12 mesi). Un mese è considerato per intero se il possesso si è protratto per più della metà dei giorni del mese stesso.

Una distinzione cruciale nel contesto del tributo è tra terreni agricoli e terreni edificabili. La classificazione del terreno influisce sull’applicabilità dell’IMU. I terreni agricoli godono di esenzione, particolarmente se posseduti e condotti da un coltivatore diretto o un imprenditore agricolo professionale (IAP), indipendentemente dalla loro ubicazione in Italia.

Per essere esenti, il terreno deve soddisfare simultaneamente i criteri di “possesso” e “conduzione” diretta. Se, ad esempio, un proprietario affitta il suo terreno agricolo a un coltivatore diretto, questo altera lo status di esenzione del terreno. Inoltre, sono esenti IMU anche i terreni agricoli situati nei comuni delle isole minori e quelli a destinazione agrosilvo-pastorale indivisibile o in aree montane o collinari delimitate.

A questi si aggiungono i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina delimitate, sulla base dei criteri individuati dalla circolare del Ministero delle finanze n. 9 del 14 giugno 1993.

IMU 2024, esenzione terreno edificabile: un solo caso

I terreni edificabili sono generalmente soggetti all’IMU perché sono considerati idonei alla costruzione di strutture residenziali o commerciali.

Tuttavia, la legge sull’IMU (commi 738-783 legge bilancio 2020) prevede un’importante eccezione: se un terreno edificabile è posseduto e gestito da un coltivatore diretto o da un IAP, l’IMU non è dovuta.

Questo perché, anche se classificabili come edificabili, tali terreni vengono trattati come se fossero agricoli ai fini fiscali. In conclusione, mentre i terreni agricoli godono di numerose possibilità di esenzione, i terreni edificabili sono generalmente soggetti all’IMU a meno di non essere posseduti e condotti da agricoltori qualificati. È fondamentale per i proprietari comprendere queste regole per evitare sorprese fiscali e sfruttare le eventuali agevolazioni previste dalla legge.

Riassumendo

  • i terreni agricoli godono di numerosi casi di esenzione IMU
  • non c’è esenzione IMU sui terreni edificabili
  • l’unico caso in cui non si paga l’IMU sul terreno edificabile è quando il terreno è posseduto e condotto da coltivatore diretto o IAP (imprenditore agricolo professionale)
  •  essendo l’IMU un tributo dovuto in funzione dei mesi di possesso, il beneficio dell’esenzione si applica limitatamente ai mesi del 2024 per i quali sono verificati i requisiti.