Il governo Gentiloni ha ampliato la platea degli anziani che hanno diritto all’esenzione del canone Rai 2018. La soglia di età è confermata agli over 75 ma il reddito massimo passa da 6.713,98 a 8 mila euro includendo di fatto più di 350 mila anziani esonerati dal pagamento del canone TV. Ma non tutti sorridono. Da più di una parte è stata sottolineata la tempestività della misura della esenzione canone Rai over 75enni con le elezioni inducendo il sospetto che si tratti di una sorta di “mancia” a scopi di propaganda.

L’ex giornalista Gianluigi Paragone (oggi candidato con il M5s) commenta così su Twitter: “Dopo aver aumentato ogni genere di tariffa o non controllato i furbetti del telefono (fatture a 28 gg) e della luce (gli onesti pagano per i disonesti), ecco lo spot elettorale. Farlo prima no?”.

Ma non solo: il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, ha puntato il dito contro una misura che arriva in ritardo e in misura parziale. “Da anni infatti la Rai non trasmette più programmi adatti ai telespettatori più anziani, e d’estate propina in continuazione repliche dei soliti telefilm che oramai gli utenti di una certa età, ossia coloro che più fruiscono della tv nei mesi estivi, conoscono a memoria”. Il Codacons lancia dunque la sua controproposta: “Un provvedimento davvero equo, dunque, sarebbe esentare dal pagamento del canone tutti i nuclei familiari con Isee inferiore ai 25mila euro annui”. Una misura che l’associazione ha definito facilmente sostenibile tenendo conto del gettito recuperato grazie alla raccolta dell’evasione fiscale a seguito dell’inserimento del canone Rai in bolletta. Non basta dunque far passare gli esentati over 75 da 115 a 350mila.