Una storica sentenza sulla competenza per decidere dell’esenzione bollo auto potrebbe fare storia. Con il dispositivo numero 122/2019, la Corte Costituzionale ha affidato totalmente alle Regioni la discrezionalità in materia, purché nei limiti del massimale imposto dalle norme statali. Che cosa potrebbe cambiare quindi?

Bollo Auto, dell’esenzione decide la Regione?

Finora la Consulta aveva sempre tenuto a ribadire i limiti dell’autonomia regionale in materia. Se l’esenzione del bollo auto è di competenza delle Regioni, per analogia gli enti territoriali potranno legiferare anche su altri aspetti inerenti alla struttura (purché sempre nei limiti dei massimali).

I giudici erano stati chiamati a legiferare sul bollo per le auto storiche. Tuttavia se questo orientamento dovesse essere confermato anche in futuro, la competenza delle Regioni potrebbe estendersi anche ad altri aspetti legati al tanto contestato tributo (il più odiato dagli automobilisti). Si potrebbe arrivare anche ad ipotizzare norme che puntino ad abolire il bollo auto in alcune Regioni oppure a sostituirlo con altri tipi di imposte. Si assisterebbe potenzialmente a grandi differenze tra nord e sud.

In altre parole, i giudici della Corte Costituzionale hanno chiarito che l’unico limite all’autonomia regionale in tema di bollo auto è quello di non aumentare la pressione fiscale oltre i limiti fissati dal legislatore statale. Ne consegue che, “per sviluppare un’autonoma politica fiscale in funzione di specifiche esigenze, le Regioni possono introdurre esenzioni anche se non previste dal legislatore statale” come si legge nel comunicato stampa con cui la Corte Costituzionale ha reso nota la portata della recente sentenza sull’esenzione bollo auto.

Visto che il bollo auto e i casi di esenzione sono di grande interesse per i lettori che ci seguono e ci scrivono, pubblicheremo gli aggiornamenti in materia per verificare la portata effettiva della pronuncia costituzionale in esame.

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