Si sono concluse le prove scritte dell’esame di avvocato 2014 ma anche quest’anno, in attesa degli esiti, non mancano i brogli: una truffa che ha coinvolto anche tre legali e due dirigenti pubblici, rischia di far annullare tutto.

Autocorrezione esame avvocato 2014: sfiducia nei candidati

I primi esiti sull’esame, in attesa delle correzioni delle prove da parte delle commissioni (che dovrebbero essere nominate con gli abbinamenti tra fine dicembre e inizio gennaio), non può che arrivare dai candidati.

Tra questi ultimi aleggia malcontento: in molti definiscono l’esame disastroso, prevedono percentuali di ammissione all’esame basse e puntano il dito contro la farsa che si ripete tutti gli anni. E in effetti purtroppo quelle sui brogli non sono solo voci. Le prime proiezioni sulla percentuale di ammessi all’orale si avranno a partire da aprile 2015 ma per il momento restano le polemiche sul meccanismo dell’esame che lascia spazio a truffe. E c’è chi pensa già al ricorso, che si potrà presentare a partire da giugno prossimo.

Truffa esame avvocato 2014: la banda delle tracce

Alcuni candidati denunciano che a Catanzaro l’esame sarebbe iniziato con grande ritardo, intorno all’una di pomeriggio. Considerando che le tracce erano online già intorno alle 10.30 di mattina è evidente la gravità di questo caso qualora venisse confermato che le cose sono andate proprio così. E sempre da Catanzaro arrivano perplessità, anche dalla stessa commissione, anche per la formulazione delle tracce. Buone recensioni dalla sede di Roma, che i candidati hanno definito “blindatissima”. Ma lo scandalo quest’anno arriva dalla sede di Bari: sei aspiranti avvocati sono stati bloccati e denunciati dai Carabinieri che hanno intercettato una busta con lo svolgimento della terza prova scritta.

Un dipendente della Corte di Appello, teoricamente addetto alla sorveglianza, si sarebbe prestato alla truffa consegnando la busta con le tracce ad un dirigente dell’