Chi ha fatto subito la domanda del Reddito di Cittadinanza a marzo scorso, dovrà rinnovarla entro il 21 ottobre. Perché e che cosa bisogna fare?

Prime domande Reddito di Cittadinanza: quali integrazioni dei documenti servono?

Per aggiornare le domande la procedura online è semplice: basta aggiungere alcuni dati e informazioni. Questo il link per l’autocertificazione. Non è richiesto PIN di accesso. Chi è tenuto a farla è stato in ogni caso già avvisato via SMS o email.

L’obbligo è legato al fatto che originariamente il Reddito di Cittadinanza era stato introdotto per una durata di sei mesi in regime transitorio.

Le domande per il sussidio presentate a marzo prevedevano quindi l’erogazione fino a settembre 2019. Ad ottobre quindi, senza documentazione integrativa, il termine sarebbe da considerare scaduto.

L’iter è semplice: va inserito il protocollo della pratica Rdc/Pdc, il codice fiscale e il codice alfanumerico che ha ricevuto via mail o via sms.

Che cosa succede se non si aggiorna la domanda: Reddito di Cittadinanza a ottobre a rischio?

I primi beneficiari dovranno aggiornare le domande entro il 21 ottobre. Se tale data non viene rispettata la liquidazione non sarà elaborata in tempo per processare il pagamento di ottobre. Quindi chi effettuerà l’aggiornamento dopo il 21 ottobre vedrà sospesa l’erogazione del sussidio fino a che l’aggiornamento non sarà stato completato.