Gli scacchi sono una questione di tempismo. Non è sufficiente giocare la mossa giusta, devi anche giocarla al momento giusto. Sapersi contenere è una delle cose più difficili da imparare per il giocatore medio di scacchi“, affermava Bobby Fischer. Trovarsi al posto giusto al momento giusto è davvero molto importante.

Non sempre, però, è possibile. Lo sanno bene tutti coloro alle prese con una burocrazia farraginosa e lenta, tanto da attendere davvero molto tempo prima di riuscire ad accedere ad un’agevolazione. Basti pensare a tutti coloro che hanno avanzato richiesta per la pensione, ma ancora non sanno quando si vedranno erogare tale trattamento.

Ecco come funziona.

Come conoscere lo stato di una domanda

A partire dalla richiesta, passando per i controlli, fino ad arrivare ai vari calcoli, sono tanti gli step da superare prima di andare in pensione. Per questo motivo dal momento in cui si fa domanda fino all’erogazione della prima mensilità può trascorrere un bel po’ di tempo. Per ottenere informazioni dettagliate in merito è possibile rivolgersi alla sede Inps di riferimento. In alternativa è possibile sfruttare il servizio ad hoc disponibile sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Grazie a questo è possibile verificare lo stato della domanda.

A tal fine bisogna accedere all’apposita pagina attraverso la sezione “prestazioni”, cliccare su “Stato di una pratica o di una domanda”, oppure selezionando tale voce nella homepage del portale. Per svolgere tale operazione si deve indicare il proprio codice fiscale e un codice identificativo della pratica, a scelta tra il numero “Domus” e il protocollo. Entrambi quest’ultimi dati sono facilmente reperibili dalla ricevuta di presentazione della domanda.

Domanda pensione in elaborazione: quali tempi per il pagamento della prima mensilità?

A proposito delle tempistiche si ricorda che in caso di richiesta della pensione di vecchiaia l’Inps deve fornire la risposta entro e non oltre 55 giorni.

L’istituto di previdenza provvede quindi ad inviare una lettera attraverso cui viene confermata l’accettazione della richiesta. Ma non solo, vengono indicate la data di decorrenza, il numero di settimane considerate e l’importo lordo del trattamento. Dl momento in cui si riceve la lettera fino al pagamento effettivo della prima mensilità passano in genere pochi giorni. Può comunque capitare che le tempistiche risultino ancora più lunghe. Il tutto fermo restando il fatto che la pensione di vecchiaia decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si matura il requisito per l’età pensionabile.

Pensami, simulatore scenari pensionistici

Se i tempi dovessero risultare più lunghi del previsto o in caso di dubbi, comunque, si consiglia di rivolgersi all’Inps per ottenere informazioni dettagliate in merito. Sempre in tale ambito giunge in aiuto il simulatore Pensami, che permette ai lavoratori, a prescindere dall’età, di conoscere, almeno in linea teorica, il proprio futuro pensionistico. Come si evince dal sito dell’Inps, infatti, questo simulatore:

  • “fornisce una consulenza pensionistica “fai da te” per scoprire quando e come andare in pensione cumulando tutta la contribuzione;
  • permette di conoscere le principali pensioni e alcuni istituti per anticipare l’accesso alla pensione;
  • non fornisce informazioni sugli importi delle pensioni né sulle pensioni previste per determinate categorie di lavoratori (es. piloti, poligrafici, militari, ecc.);
  • non utilizza le informazioni presenti nella banca dati dell’INPS: l’utente deve inserire i dati per simulare diversi scenari pensionistici”.