Discoteche chiuse in tutta Italia. La misura urgente adottata dal governo, tesa a tutelare la salute pubblica, rimette in ginocchio la filiera dello spettacolo e sale da ballo.

Con il mese di agosto e la risalita dei contagi dovuti ad assembramenti nelle discoteche, il ministro alla Salute Roberto Speranza ha firmato una nuova ordinanza che prevede la sospensione delle attività del ballo, all’aperto e al chiuso, che abbiano luogo in discoteche e in ogni altro spazio aperto al pubblico.

Confesercenti, subito misure sostegno discoteche

Subito si è sollevata la rivolta dei gestori che ora rivendicano un sostegno economico per le attività. “Le nuove disposizioni di chiusura di sale da ballo e discoteche sono un colpo durissimo per le imprese del settore, che avevano assunto personale e investito risorse anche ingenti per riaprire in sicurezza. Un danno che non si limita ai locali, ma che investe anche gli artisti e – in generale – la filiera turistica. Per questo bisogna predisporre subito un intervento di sostegno ad hoc, già a partire dal decreto di conversione del dl agosto, con misure adeguate“. Lo afferma Fiepet, l’associazione di categoria che riunisce i pubblici esercizi Confesercenti, spiegando in una nota che “la salute pubblica è la priorità assoluta e non possiamo che adeguarci a quanto viene stabilito per tutelarla. Ci sembra però che gli assembramenti tendano ad avvenire anche fuori dai locali: un punto su cui riflettere, altrimenti si rischia di chiudere le imprese senza raggiungere l’obiettivo“.

Misiani, misure compensative per discoteche in dl agosto

Il governo non intende abbandonare la categoria. Con il Dl di Agosto in fase di conversione in legge in Parlamento saranno inserite norme ad hoc per tutelare i gestori delle discoteche costrette nuovamente alla chiusura. Le misure potrebbero andare dall’erogazione di bonus fiscali una tantum allo slittamento del versamento delle imposte.

Ci sarà un intervento compensativo a favore dei titolari dei locali e di chi ci lavora. Il decreto agosto andrà in conversione nei prossimi giorni al Senato e quella sarà la sede in cui il governo farà una proposta per venire incontro nei limiti del possibile alle legittime istanze dei titolari di questi locali“. Lo ha affermato il viceministro all’Economia, Antonio Misiani, ad Agorà su Raitre, in merito alla decisione del Governo di chiudere le discoteche. Misiani ha spiegato che “non c’e’ una volontà persecutoria da parte del governo nei confronti di questi titolari“.

Il governo inciampa sulle sue decisioni

L’apertura e richiusura delle discoteche costerà alla fine più che se non si fossero più aperte. I gestori hanno assunto personale, effettuato acquisti dai fornitori, riattivato contratti, ecc. Ora si richiude tutto. Da qui lo sfogo di Linus, il noto DJ e conduttore radiofonico: “quale imbecille ha pensato che potessero aprire senza assembramenti? I ragazzi hanno altri modi per divertirsi”. A Ibiza, capitale delle discoteche, le autorità le hanno tenute chiuse d’estate e così hanno fatto in molte altre regione europee. Perché in Italia, si è deciso di riaprirle? Il settore è in profonda crisi, ma se si vuole tutelare la salute pubblica evitando gli assembramenti e disponendo l’uso delle mascherine, le discoteche sono proprio quei luoghi dove queste regole vengono violate. Così – conclude Linus – correre ai ripari adesso costerà di più che non averci pensato bene prima. E a pagare sarà sempre la collettività.

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