“Idealmente, il tipo peggiore di padrone di casupole è un uomo grasso e perverso, preferibilmente un vescovo, che trae un immenso reddito da fitti estorti. In realtà, è una povera vecchia che ha investito i risparmi di tutta una vita in tre casupole miserabili, ne abita una e cerca di vivere con l’affitto delle altre due, non avendo mai, di conseguenza, un soldo per le necessarie riparazioni“, affermava George Orwell.

A prescindere da chi sia il proprietario di casa, ogniqualvolta si instaura un contratto di locazione è necessario pagare il relativo canone.

Una spesa che pesa inevitabilmente sulle tasche delle famiglie interessate, andando a ridurre le disponibilità economiche a loro disposizione. Proprio in tale ambito, pertanto, è bene sapere se si ha diritto o meno a delle agevolazioni, come ad esempio la possibilità di detrarre le spese di affitto in sede di dichiarazione dei redditi pur non cambiando residenza. Ecco come funziona.

Dichiarazione dei redditi, si possono portare in detrazione le spese di affitto senza cambiare residenza?

In fase di compilazione della dichiarazione dei redditi è possibile beneficiare di una detrazione pari al 19% del canone di affitto. Ma è possibile beneficiare di tale opportunità anche senza cambiare residenza? Ebbene, stando alla normativa vigente è possibile ottenere la detrazione per il canone pagato per l’abitazione principale. Ovvero per l’immobile utilizzato dal contribuente come dimora abituale.

Non è esplicitamente richiesto, invece, il trasferimento di residenza. Ne consegue che per usufruire di tale detrazione è sufficiente avere a propria disposizione dei documenti che certifichino il fatto che il soggetto richiedente abiti effettivamente nell’immobile oggetto di locazione. Tra questi si annoverano ad esempio le bollette di luce e gas.

Agevolazioni per studenti universitari fuori sede e giovani under 30

Entrando nei dettagli, tra coloro che hanno diritto alla detrazione sulle spese di affitto, senza cambiare residenza, si citano gli studenti universitari fuori sede.

Questo a patto di vivere ad almeno cento chilometri di distanza dal Comune di residenza. Ebbene, in tal caso la detrazione del 19% viene calcolata su un ammontare massimo pari a 2.633 euro. Ne consegue che la detrazione massima ottenibile corrisponde a 500,27 euro.

A proposito di agevolazioni, i giovani con un’età compresa tra 20 e 30 anni hanno diritto a detrazioni fino a 991,60 euro per i primi tre anni. Questo a patto di avere un reddito complessivo pari a massimo 15.493,71 euro e che l’abitazione affittata sia diversa da quella dei genitori o affidatari.

Ottenere la detrazione sull’affitto senza cambiare residenza, quindi, è possibile. Tuttavia, è bene sottolineare, il cambio di residenza può spesso permettere di avere detrazioni più alte. Nel caso in cui si tratti di dipendenti che per motivi di lavoro trasferiscono la loro residenza, ad esempio, si ha diritto a una detrazione pari a:

  • 991,60 euro in presenza di un reddito complessivo inferiore a 15.493,71 euro;
  • 495,80 euro se il reddito complessivo registrato è superiore a 15.493,71 euro ma inferiore a 30.987,41 euro.

In caso di dubbi, comunque, al fine di evitare di commettere errori, si consiglia di consultare la guida pubblicata dall’Agenzia delle Entrate che contiene tutte le informazioni utili per compilare in modo corretto il modello 730/2023.