Sulla posta elettronica di Investire Oggi è arrivato un interessante quesito sulla recente novità che riguarda la detrazione superbonus. Facciamo riferimento alla possibilità riconosciuta al contribuente di detrarre le spese superbonus 2022 in 10 rate annuali di pari importo anziché in 4.

Buongiorno, in considerazione della difficoltà che ho avuto a trovare una banca o un privato a cui cedere il credito, ho deciso di portare la spesa superbonus 2022 in detrazione; dunque nella dichiarazione che ho presentato qualche giorno fa ho inserito la prima quota di detrazione delle 4 ammesse.

Tuttavia, subito dopo sono venuto a conoscenza che avrei potuto sfruttare la possibilità di detrarre la spesa in 10 anni anziché in 4, semplicemente rimandando l’indicazione della prima quota al prossimo anno. Come posso rimediare ora, con una dichiarazione integrativa posso risolvere la questione?

Superbonus. La detrazione in 10 anni anziché in 4

Con l’intento di dare una mano ai contribuenti che hanno sostenuto nel 2022 spese agevolate con il superbonus ma che non hanno trovato nessuno a cui cedere il credito, il Governo, con il DL 11/2023, c.d. decreto cessioni (o decreto superbonus) ha introdotto la possibilità di detrarre la spesa, anziché in 4 quote annuali, in 10 quote annuali di pari importo.

Tale intervento ha l’obiettivo di superare eventuali situazioni di incapienza fiscale che il contribuente potrebbe trovare a fronteggiarsi. Infatti, la detrazione è ammessa per quote annuali, a copertura dell’Irpef dovuta in quello specifico anno. La quota residua non può essere riportata all’anno successivo. Da qui, è chiaro se il contribuente ha la possibilità di spalmare la spesa in un orizzonte temporale più lungo, sarà più difficile che incappi in situazioni di incapienza.

Come da circolare n°13/2023 sulla cessione del credito, per applicare le novità di cui al DL Cessioni,

è necessario che la spesa relativa periodo d’imposta 2022 (l’unica per la quale è ammessa la detrazione lunga), per la quale, secondo le regole ordinarie, il contribuente avrebbe dovuto fruire della prima delle quattro quote di detrazione di pari importo, non sia stata indicata nella relativa dichiarazione dei redditi (modello dichiarativo 730/2023 o Redditi 2023).

Dunque, per sfruttare la detrazione in 10 anni, è necessario riportare la prima rata di detrazione nella dichiarazione dei redditi 2024, relativa al periodo d’imposta 2023. L’opzione è irrevocabile.

Detrazione superbonus in 10 anni. Possibile ricorrere alla dichiarazione integrativa?

Fatta tale doverosa ricostruzione, veniamo al quesito esposto in premessa.

Il lettore di cui al quesito non essendo a conoscenza della possibilità offerta dal DL Cessioni, ha inserito la prima quota di detrazione della spesa 2022, nella dichiarazione di quest’anno, dichiarazione 2023, periodo d’imposta 2022.

Da qui, vorrebbe sapere se può presentare un’integrativa per correggere l’indicazione della 1° rata di detrazione nella dichiarazione appena presentata.

In poche parole il contribuente intende:

  • presentare la dichiarazione integrativa;
  • annullare la compilazione del quadro RP, nella parte in cui è stata indicata la prima rata di detrazione.

Ebbene, noi di Investire Oggi, in attesa di conferme ufficiali da parte dell’Agenzia delle entrate, riteniamo sia una strada percorribile. Una volta presentata la dichiarazione integrativa, il prossimo anno potrà presentare la dichiarazione dei redditi indicando la prima delle dieci rate di detrazione.

Riassumendo…

  • La spesa superbonus 2022 può essere scaricata in 10 anni anziché in 4;
  • la prima quote di detrazione deve essere indicata nella dichiarazione dei redditi 2024, periodo d’imposta 2023;
  • è possibile presentare una dichiarazione integrativa per correggere l’indicazione della detrazione nella dichiarazione 2023, periodo d’imposta 2022.