In Italia, la promozione dello sport tra i giovani rappresenta un pilastro fondamentale delle politiche di benessere e di sviluppo sociale. Nel contesto di tale impegno, una misura fiscale di particolare rilievo è la detrazione IRPEF del 19% per le spese sportive dei figli.

Questo incentivo fiscale consente alle famiglie di ottenere un sollievo economico per le spese sostenute per l’iscrizione dei propri figli a corsi di attività sportiva. Riconoscendo l’importanza dello sport come strumento di crescita, educazione e inclusione sociale, il governo italiano ha mirato a facilitare l’accesso a tali attività, specialmente in un’era in cui le sfide economiche possono limitare la partecipazione dei giovani allo sport.

La detrazione si configura dunque come un importante incentivo, non solo per stimolare la pratica sportiva tra i giovani, ma anche per alleggerire il carico finanziario delle famiglie. In questo articolo, esploreremo nel dettaglio le caratteristiche della detrazione IRPEF sulle spese sportive, evidenziando i requisiti necessari per accedervi, l’importo detraibile e le procedure per fruirne. L’analisi mira a fornire una guida chiara e aggiornata per le famiglie che desiderano sostenere l’attività sportiva dei propri figli, massimizzando i benefici fiscali a disposizione.

Il calcolo del requisito anagrafico

La detrazione spese sportive dei figli, spetta per i figli di età compresa tra 5 anni e 18 anni. Il requisito si intende soddisfatto anche se sussiste per una parte dell’anno.

Esempio

Il figlio ha compiuto 18 anni il 20 ottobre 2023. Il genitore può detrarre le spese sportive sostenute comunque nel periodo 1° gennaio 2023 – 31 dicembre 2023. Dunque, anche quelle pagate dopo il 20 ottobre 2023 ma entro il 31 dicembre 2023.

Lo sgravio fiscale è per cassa. Questo significa che nel 730/2024 (anno d’imposta 2023) si detraggono le spese “pagate” nel 2023.

In merito alla tipologia di spese detraibili, vi rientrano quelle per l’iscrizione annuale e l’abbonamento ad associazioni sportive, palestre, piscine ed altre strutture ed impianti sportivi destinati alla pratica sportiva dilettantistica.

Detrazione spese sportive: limiti e pagamento

La detrazione spese sportive dei figli è calcolata su un ammontare massimo di spesa pari a euro 210 per il contribuente e per ogni figlio. Detto importo deve essere inteso quale limite massimo riferito alla spesa complessivamente sostenuta da entrambi i genitori per lo svolgimento della pratica sportiva dei figli.

Esempio

Il sig. Antonio ha pagato nel 2023, spese sportive per il figlio Giovanni (euro 400) e per il figlio Giuseppe (euro 500). In tal caso, il sig. Antonio nel suo 730/2024 (anno d’imposta 2023) potrà avere la detrazione 19% su complessivi 420 euro (210 + 210). Laddove la spesa fosse stata condivisa con la moglie, la detrazione è da condividere. Quindi, la spesa su cui applicare la detrazione diviene 210 euro per Antonio e 210 euro per la moglie.

Ai fini dello sgravo fiscale, come si evince dai chiarimenti sugli oneri detraibili, la spesa deve essere documentata attraverso bollettino bancario o postale, fattura, ricevuta o quietanza di pagamento da cui risulti la modalità di pagamento “tracciabile” (bonifico, assegno, carta di credito, ecc.). Il documento di spesa deve riportare le seguenti informazioni:

  • la ditta, la denominazione o ragione sociale ovvero cognome e nome (se persona fisica) e la sede ovvero la residenza, nonché il codice fiscale del percettore (associazioni sportive, palestre, ecc.);
  • la causale del pagamento (iscrizione, abbonamento, ecc.);
  • l’attività sportiva esercitata (ad esempio nuoto, pallacanestro, ecc.);
  • l’importo pagato;
  • infine, i dati anagrafici del ragazzo praticante l’attività sportiva dilettantistica e il codice fiscale del soggetto che effettua il versamento.

Riassumendo…

  • la detrazione spese sportive dei figli è del 19%
  • deve trattarsi di figli di età compresa tra 5 e 18 anni
  • fissato il limite di 210 euro di spesa per ogni figlio
  • il pagamento deve essere tracciabile.