In Italia, la possibilità di accedere a una detrazione fiscale per l’acquisto e il mantenimento di un cane guida rappresenta una significativa agevolazione per i non vedenti e le loro famiglie.

Questa misura, introdotta per sostenere chi vive con limitazioni visive gravi, riconosce non solo l’importanza sociale e assistenziale dei cani guida ma anche il loro ruolo insostituibile nel migliorare la qualità della vita dei loro proprietari. La legge italiana, con precisione e attenzione alle necessità dei non vedenti, stabilisce criteri specifici per definire chi può beneficiare di tali agevolazioni fiscali, includendo ciechi totali, ciechi parziali e ipovedenti gravi.

Attraverso il Modello 730 o Modello Redditi Persone Fisiche, è possibile detrarre un percentuale delle spese sostenute per l’acquisto di questi preziosi compagni, così come una quota forfettaria destinata al loro mantenimento. Questo articolo mira a esplorare le modalità di accesso a queste detrazioni, delineando chi ne ha diritto, come possono essere richieste e quali sono i benefici effettivi che ne derivano.

La doppia detrazione

La detrazione per l’acquisto del cane guida deve essere distinta da quella per il mantenimento. Sono cumulabili. Nel senso che spettano entrambi. La detrazione per l’acquisto è pari al 19% della spesa sostenuta. Per il mantenimento, invece, viene riconosciuta una detrazione forfettaria pari a 1.000 euro.

Quella del 19% spetta una sola volta in un periodo di quattro anni, salvo i casi di perdita dell’animale, e può essere calcolata sull’intero ammontare del costo sostenuto. Spetta anche a chi ha sostenuto la spesa per il familiare fiscalmente a carico. Quella per il mantenimento, invece, spetta esclusivamente al non vedente e non anche alle persone di cui questi risulti fiscalmente a carico e ciò a prescindere dalla documentazione della spesa effettivamente sostenuta.

La detrazione del 19%, a scelta del contribuente, può essere ripartita in quattro rate annuali di pari importo o in unica soluzione.

Detrazione cane guida, indicazione in dichiarazione redditi

In merito all’indicazione in dichiarazione redditi, se ci si riferisce al Modello 730, la spesa per l’acquisto del cane guida deve essere indicata al rigo E5. Se, invece, si presenta il Modello Redditi Persone Fisiche, l’indicazione è al rigo RP5. Lo sgravio è per cassa. Quindi, nel Modello 730/2024 si detrae la spesa pagata nel 2023.

Per la detrazione forfettaria relativa al mantenimento occorre barrare la casella presente al rigo E81 (Modello 730) o Rigo RP82 (Modello Reddito). Essendo una detrazione forfettaria, il contribuente ne ha diritto fino a quando ha il cane.

A partire dalle spese sostenute dal 2020, la detrazione per acquisto cane guida spetta solo se il pagamento della spesa risulta da strumento tracciabile. Ossia, bonifico, assegno, carta di credito, ecc. Pertanto NON contanti. Non esiste incompatibilità tra gli sgravi fiscali in esame e la detrazione 19% spese veterinarie.

La documentazione per la detrazione cane guida

Per completezza informativa, ai fini delle detrazioni in esame, come si evince dai chiarimenti sugli oneri detraibili, i non vedenti sono le persone colpite da cecità assoluta, parziale, o che hanno un residuo visivo non superiore a un decimo ad entrambi gli occhi con eventuale correzione.

Per la detrazione occorre avere la fattura o ricevuta di acquisto e dimostrare il pagamento tracciabile. Inoltre bisogna essere il possesso del certificato di invalidità che attesti la condizione di non vedente rilasciato da una Commissione medica pubblica. È, tuttavia, possibile autocertificare il possesso della documentazione attestante il riconoscimento della sussistenza delle condizioni personali di disabilità.

Riassumendo…

  • per le spese di acquisto cane guida è prevista una detrazione IRPEF 19%
  • prevista anche una detrazione forfettario per il mantenimento cane guida
  • la detrazione 19% spetta anche al familiare di cui il non vedente è fiscalmente a carico
  • la detrazione forfettaria, invece, può averla solo il non vedente.