Mio padre lo scorso anno aveva presentato il Modello 730/2022 (anno d’imposta 2021). Da questo modello scaturiva un credito IRPEF di 500 euro che lo stesso mio padre chiedeva a rimborso in busta paga. Tuttavia, prima che il datore di lavoro erogasse il rimborso mio padre morì. Quindi, il credito non è stato più rimborsato né dall’azienda e nemmeno dall’Agenzia Entrate.

Che fine farà questo rimborso? Io, in qualità di unico erede, posso fare qualcosa per averlo e non perderlo?”

È questo il quesito giunto in redazione in questi giorni da parte di un nostro affezionato lettore.

Gli obblighi dell’erede in caso di decesso

Per rispondere al lettore dobbiamo in primis ricordare che, in caso di decesso del contribuente, gli eredi sono tenuti a verificare se il deceduto, con riferimento all’anno d’imposta in cui è avvenuto il decesso, era obbligato o meno a presentare la dichiarazione dei redditi. Inoltre, seppure non obbligato, può darsi che per il deceduto sarebbe stato conveniente presentare la dichiarazione perché casomai aveva spese da recuperare.

Quindi, il lettore, in primis è tenuto a verificare se il padre per l’anno d’imposta 2022 (anno del decesso) era tenuto a fare la dichiarazione redditi oppure, anche se non tenuto, gli poteva convenire farla perché poteva recuperare delle spese e, quindi, maturare un rimborso IRPEF.

In questi casi, la dichiarazione redditi del deceduto la presenta l’erede per conto del deceduto. L’adempimento può essere fatto tramite 730 (se al momento del decesso sussistevano i requisiti previsti per il 730 in capo al padre) oppure tramite Modello Redditi Persone Fisiche.

Il credito da 730 non rimborsato, come lo recupera l’erede

Venendo al quesito del nostro lettore, regola vuole che, laddove il sostituto d’imposta non fosse riuscito ad effettuare il rimborso in busta paga al contribuente perché deceduto, gli eredi possono recuperarlo nella dichiarazione dei redditi che poi presenteranno per conto di quest’ultimo.

In dettaglio, il lettore può:

  • presentare la dichiarazione anno d’imposta 2022 del de cuius tramite il Modello 730/2023 (scadenza 2 ottobre 2023), indicando al rigo F3 (Eccedenze risultanti dalla precedente dichiarazione) l’importo del credito IRPEF non rimborsato al padre;
  • presentare la dichiarazione del de cuius con il Modello Redditi PF/2023 (scadenza 30 novembre 2023), riportando il citato importo al rigo RN36 colonna 2.

A questo punto, l’Agenzia Entrate potrà rimborsare il credito all’erede, ossia al nostro lettore. Il rimborso sarà fatto con procedura automatizzata, senza necessità di presentare istanza. Sulla base della quota ereditaria di ciascun erede (in questo caso va al 100% al lettore).

Secondo le regole vigenti, tuttavia, gli eredi possono comunicare all’Agenzia Entrate di NON volere il rimborso. Questa comunicazione si fa utilizzando l’apposito servizio web disponibile nell’Area riservata del relativo sito internet dell’Agenzia stessa, selezionando scheda “Servizi” e poi la categoria “Rimborsi”.

Si tenga presente che, in caso di più eredi, ciascuno può rinunciare per sé senza che la sua rinuncia incide sulla scelta degli altri.