Non è solo l’Agenzia Entrate ad inviare avvisi bonari. A farlo è anche l’INPS. E proprio l’istituto nazionale di previdenza sociale, oggi 11 marzo 2024, con uno specifico messaggio pubblicato sul proprio sito istituzionale annuncia, l’inoltro di numerose comunicazioni ai contribuenti. In particolare i destinatari dell’avviso sono le partite IVA iscritte alla gestione previdenziale IVS artigiani e commercianti.

Gli avvisi bonari INPS al pari di quelli inviati all’Agenzia Entrate sono delle comunicazioni con cui l’istituto informa “bonariamente” i contribuenti di non essere in regola con alcuni versamenti.

La lettera invita, pertanto, il contribuente stesso a regolarizzare la sua posizione o a fornire informazioni utili a chiarire.

Quelli che stanno arrivando ora riguardano la non regolarità nei pagamenti di contributi anno 2023 dovuti sul c.d. reddito minimale e che andavano versati nell’11° mese del 2023

I contributi INPS sul reddito minimale

Il contribuente partita IVA iscritto alla gestione IVS artigiani e commercianti, paga i contributi INPS sul c.d. reddito minimale. In altre parole per il legislatore, chi ha partita IVA ed è iscritto alla predetta gestione, si presume che produce un reddito minimo dalla sua attività Tale reddito minimale è fissato annualmente dall’INPS e su di esso si calcolano, dunque, i contributi minimi che bisogna versare. Insomma, per il legislatore anche se “effettivamente” la partita IVA non guadagna quel reddito minimale, comunque, deve pagare i contributi calcolati su detto reddito.

Ogni anno, il versamento, dei contributi minimi va fatto in 4 rate trimestrali, aventi scadenza rispettivamente:

  • 16 maggio
  • 20 agosto
  • 16 novembre
  • 16 febbraio anno successivo.

Se la scadenza cade di sabato o, comunque, in un giorno rosso a calendario, si passa al primo giorno lavorativo successivo.

In sede di dichiarazione redditi, poi il contribuente è tenuto a liquidare anche i contributi dovuti sull’eventuale reddito eccedente il minimale.

Avvisi bonari INPS, pioggia in arrivo: come affrontarli

Con riferimento ai contributi INPS artigiani e commerciali dovuti sul reddito minimale del 2023, dunque, le quattro rate di scadenza erano:

  • 16 maggio 2023
  • 21 agosto 2023 (il 21 era domenica)
  • 16 novembre 2023
  • 28 febbraio 2024.

L’INPS, con il Messaggio numero 1026 dell’11 marzo 2024, fa sapere che sono in corso le elaborazioni per l’emissione degli avvisi bonari relativi alla rata che doveva pagarsi entro il 16 novembre 2023.

L’istituto fa sapere che l’avviso bonario è disponibile per il contribuente all’interno del Cassetto previdenziale Artigiani e Commercianti al percorso “Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti” > “Posizione Assicurativa” > “Avvisi Bonari”.

Il destinatario dell’avviso viene informato con un altert via e-mail (il messaggio arriverà anche all’eventuale intermediario delegato). A fronte dell’avviso bonario ricevuto, il contribuente, se ha già pagato potrà comunicarlo all’INPS. Per fare ciò potrà utilizzare, dal sito INPS, il percorso “Cassetto Previdenziale per Artigiani e Commercianti” > Sezione “Comunicazione bidirezionale” > “Comunicazioni” > “Invio quietanza di versamento”.

Laddove, invece, il pagamento non è stato effettuato, verrà richiesto il pagamento dell’importo dovuto tramite avviso di addebito con valore di titolo esecutivo.

Riassumendo

  • non solo avvisi bonari Agenzia Entrate, sono in arrivo dall’INPS avvisi bonari per le partite IVA iscritte alla gestione IVS artigiani e commercianti
  • l’avviso bonario riguarda la rata dei contributi minimali in scadenza il 16 novembre 2023
  • se i contributi contestati sono stati già pagati è possibile comunicarlo all’INPS
  • se, invece, il pagamento non risulta eseguito, viene chiesto il versamento con avviso di addebito avente valore esecutivo.