E’ stato adottato il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze con il quale si da piena operatività al bonus birrifici ossia alla sconto sulle accise praticate sul commercio della birra.

Il decreto è stata definito in considerazione della agevolazioni previste con la Legge n°234/2021, Legge di bilancio 2022. Per il solo anno 2022: per i microbirrifici artigianali (cioè, quelli con produzione annua non superiore a 10mila ettolitri), la riduzione dell’accisa è elevata dal 40 al 50%; per i birrifici artigianali con produzione annua superiore a 10mila ettolitri e inferiore a 60mila ettolitri, l’accisa è ridotta del 30 o del 20% a seconda se la produzione supera o meno i 30mila ettolitri.

Ecco chi può ottenere lo sconto sulle accise per la commercializzazione della birra.

Il bonus accise sulla birra

La Legge di bilancio 2022, ha previsto una serie di incentivi in favore dei birrifici artigianali.

Nello specifico, per il solo anno 2022 è prevista:

  • un’aliquota ridotta al 50% per i microbirrifici che immettono in consumo nel territorio nazionale, da una fabbrica munita di regolare licenza fiscale (decreto ministeriale n. 153/2001), con produzione annua non superiore a 10mila ettolitri;
  • per la birra immessa in consumo nell’anno 2022 da una fabbrica munita di licenza fiscale, con una produzione annua che va da 10mila a 60mila ettolitri, al momento dell’immissione in consumo del prodotto si applica un’aliquota di accisa ridotta, ai sensi dell’articolo 35, comma 3-quater del Testo unico sulle accise.

Su tale ultimo passaggio, per i birrifici  che producono da 10mila fino a 30mila ettolitri l’accisa sarà pari al 30%. Per quali che producono oltre tale soglia e fino a 60mila ettolitri l’aliquota è del 20 per cento.

Riduzioni che saranno in essere solo per l’anno 2022.

Bonus accise birra. Gli adempimenti da effettuare

Il decreto in esame individua gli adempimenti da mettere in atto per ottenere il bonus in esame.

Nello specifico, per beneficiare dell’aliquota di accisa ridotta: il depositario autorizzato della fabbrica deve comunicare via Pec all’ufficio delle Dogane territorialmente competente, entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gu, gli estremi della licenza fiscale e il volume di birra che intende produrre nel 2022, che deve rispettare i limiti suindicati.  Deve essere comunicata anche ogni eventuale variazione dei dati trasmessi. Lo stesso depositario entro il 31 gennaio 2023 deve inviare il riepilogo del prodotto realizzato e condizionato nel 2022, complessivamente preso in carico nel registro annuale di magazzino e il volume della birra immesso in consumo nello stesso anno, con indicazione dell’accisa versata e dell’aliquota applicata.

L’accisa in misura ridotta vale anche per il soggetto obbligato nazionale che la riceve direttamente da una fabbrica di birra con sede in Ue, se la produzione della stessa fabbrica è superiore a 10mila ettolitri e fino a 60mila ettolitri.