L’INPS rilascia nuove funzionalità in merito alla domanda di assegno unico figli a carico e al tempo stesso detta le relative istruzioni operative per l’utilizzo. In dettaglio si tratta della possibilità di:

  • modificare una domanda già accettata e, quindi, anche in pagamento
  • possibilità di visualizzazione dei pagamenti
  • evidenza delle posizioni con anomalie o incompletezze.

Ricordiamo che l’INPS ha iniziato a pagare l’assegno unico a partire da marzo 2022 per chi ha presentato domanda a gennaio e febbraio.

Per coloro che presentano domanda dopo febbraio ed entro il 30 giugno 2022, la prestazione è pagata dal mese successivo e ci saranno anche gli arretrati a partire da marzo stesso.

Chi, invece, presenta domanda dopo il 30 giugno non ha diritto agli arretrati.

Assegno unico, come modificare la domanda

Ora l’INPS rilascia la possibilità di modificare la domanda anche dopo che questa risulta “accolta”. In dettaglio, la nuova funzionalità permette di effettuare le seguenti operazioni:

  • variazione o inserimento della condizione di disabilità del figlio
  • variazioni della dichiarazione frequenza scolastica/corso di formazione per il figlio maggiorenne (18-21 anni)
  • modifiche attinenti all’eventuale separazione/coniugio dei genitori
  • il codice fiscale dell’altro genitore (a condizione che questi non abbia già fornito la propria modalità di pagamento e non abbia già percepito un pagamento)
  • i criteri di ripartizione dell’assegno tra i due genitori sulla base di apposito provvedimento del giudice o dell’accordo tra i genitori
  • spettanza delle maggiorazioni previste
  • variazioni attinenti alle modalità di pagamento prescelte dal richiedente e dall’eventuale altro genitore.

Per accedere alle modifiche sarà sufficiente accedere alla sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato” dalla home page dell’applicazione dedicata all’assegno unico.

La decorrenza delle modifiche

Le modifiche, precisa l’INPS hanno effetto dal momento del loro inserimento. Quindi, non danno diritto a conguagli per importi arretrati.

Fanno eccezioni a questa regola le variazioni o l’inserimento della condizione di disabilità dei figli.

In quest’ultima ipotesi si ha diritto a conguaglio laddove la condizione di disabilità sia preesistente alla data di modifica della domanda medesima. Andando a modificare, il genitore richiedente dovrà indicare la data di decorrenza della disabilità stessa.

Nella sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato” è presente ora anche l’altra funzionalità denominata “Pagamenti”. Accedendovi, sarà possibile visualizzare la lista dei pagamenti dell’assegno unico disposti mese per mese (indicata anche la modalità di pagamento utilizzata).

Tutte le istruzioni operative in commento sono contenute nel Messaggio INPS n. 1962 del 9 maggio 2022.