Non si può negare che gli ultimi anni non sono stati di certo dei migliori. Il Covid prima e l’aumento generale dei prezzi poi, infatti, portano a dover fare i conti con delle ripercussioni che hanno un peso non indifferente sulle nostre finanze.

Se tutto questo non bastasse, Mario Draghi ha rassegnato le dimissioni, contribuendo inevitabilmente ad alimentare il clima di incertezza. In molti, quindi, attendono con impazienza il prossimo 25 settembre in modo tale da poter finalmente eleggere il nuovo governo.

Nel frattempo bisogna continuare a dover fare i conti con le varie problematiche della vita quotidiana, come ad esempio degli importi delle pensioni molto bassi. Proprio in tale contesto, quindi, interesserà sapere come fare per ottenere in anticipo l’aumento della pensione di gennaio. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Come farti anticipare l’aumento della pensione di gennaio

Abbiamo già avuto modo di vedere assieme come sono in arrivo importanti novità nel 2023, dove non sarà ammissibile guadagnare meno di mille euro. Ma non solo, previste anche pensioni minime 1000 euro.

Prima di arrivare al 2023, però, vi sono ancora diversi mesi di mezzo. Un periodo in cui non si rimane di certo inermi. Anzi, si continua purtroppo a dover fare i conti con le varie problematiche della vita quotidiana, come ad esempio degli importi delle pensioni molto bassi a fronte di prezzi molto alti.

Proprio in tale contesto, pertanto, interesserà sapere come fare per ottenere in anticipo l’aumento della pensione di gennaio.

Anticipato conguaglio per il calcolo della perequazione

Ebbene, entrando nei dettagli bisogna sapere che questo è possibile grazie a quanto previsto dal decreto Aiuti bis. Quest’ultimo, infatti, ha stabilito che il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2021 venga anticipato al 1° novembre 2022 con una percentuale pari allo 0,2%.

Tale percentuale, è bene sottolineare, non è altro che la misura usata come incrementale al fine di raggiungere il livello di inflazione definitiva pari all’1,9%.

La misura provvisoria calcolata e applicata dall’Inps dal 1° gennaio, infatti, è pari all’1,7%.

Dato il contesto attuale segnato da un aumento dei prezzi non indifferenti, quindi, il governo ha deciso di anticipare il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2021.

Ma non solo, si prevede anche che la percentuale di variazione per il calcolo della perequazione delle pensioni per il 2022 venga anticipata. Quest’ultima, entrando nei dettagli, porterebbe un ulteriore aumento della percentuale, questa volta pari al 2%, per la compensazione annuale dell’inflazione.

Tale aumento, ricordiamo, verrà riconosciuto a partire dal prossimo 1° ottobre 2022, compresa la tredicesima, a molti ma non tutti. Ne hanno diritto, infatti, solo coloro che presentano un assegno non superiore a 2.692 euro lordi mensili.