“Se avessi voluto aspettare che tutti fossero diventati intelligenti, sarebbe passato troppo tempo… Poi ho capito anche che questo momento non sarebbe arrivato mai, che gli uomini non cambieranno mai e che nessuno riuscirà a trasformarli e che tentar di migliorarli sarebbe fatica sprecata!”, affermava Fëdor Dostoevskij.

Cambiare le persone, in effetti, sembra essere spesso una vera e propria impresa. Ognuno di noi ha un proprio vissuto che va ad influenzare il modo di approcciarsi alle varie situazioni della vita quotidiana e che difficilmente riusciamo a modificare a seconda del volere altrui.

 Questo non vuol dire che tutto sia immutabile. Anzi tante sono le cose che possono variare, portandoci anche a dover fare i conti con interessanti e apprezzate novità. Lo sanno bene coloro alle prese con vecchi debiti con il Fisco che possono cambiare le rate della rottamazione. Ecco come fare.

Rottamazione Quater: tempistiche e chi ne ha diritto

Attraverso la legge di Bilancio 2023 il governo Meloni ha dato il via alla Rottamazione Quater di cui possono beneficiare i soggetti aventi debiti affidati all’Agente di riscossione nel periodo compreso dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Per accedere alla Definizione Agevolata i soggetti interessati hanno dovuto presentare apposita domanda entro lo scorso 30 giugno 2023. Hanno tempo fino a fine settembre coloro che hanno la residenza o sede legale in uno dei Comuni colpiti dagli alluvioni di maggio, ovvero Emilia – Romagna, Marche e Toscana. Come si evince dal sito dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, inoltre:

“è differito al 30 settembre 2023 (invece del 30 giugno 2023) il termine entro il quale l’Agenzia delle entrate-Riscossione trasmetterà ai contribuenti la Comunicazione delle somme dovute per il perfezionamento della Definizione agevolata (attualmente fissato al 30 giugno 2023). Infine, una prossima disposizione stabilirà che la scadenza per il pagamento della prima o unica rata (originariamente fissata al 31 luglio 2023) slitta al 31 ottobre 2023″.

Il pagamento, infatti, potrà avvenire in un’unica soluzione entro il 31 ottobre 2023.

In alternativa è possibile chiedere la rateizzazione fino ad un massimo di diciotto rate da spalmare in cinque anni. A proposito di quest’ultima soluzione, il pagamento delle prime due rate deve essere effettuato il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Le rate restanti, da suddividere nei successivi quattro anni, dovranno essere saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024.

Come cambiare le rate della rottamazione con ContiTu

L’Agenzia delle Entrate Riscossione, quindi, ha tempo fino a fine settembre per rispondere alle domande di definizione agevolata presentate entro lo scorso 30 giugno. Proprio in tale ambito dovrebbe giungere in aiuto dei contribuenti un importante servizio, ovvero Contitu. Quest’ultimo dovrebbe servire a gestire e se necessario modificare il piano delle rate definito con la domanda di definizione agevolata. Entrando nei dettagli grazie a tale servizio sarà possibile completare la definizione solamente per determinate cartelle e avvisi di pagamento inclusi nella comunicazione dei debiti fiscali, decidendo di escluderne alcune.

In quest’ultimo caso sarà opportuno fare apposita segnalazione, sempre tramite il ContiTu. Il Fisco potrà in questo modo decidere in seguito quali azioni intraprendere per recuperare il debito, compresa la possibilità di un ulteriore rateizzazione. In tal caso, non sarebbe più possibile beneficiare della Rottamazione Quater, bensì della rateizzazione ordinaria. Un servizio, quello offerto da ContiTu, che non si presenta in realtà come una novità in assoluto. È stato già utilizzato con la Rottamazione Ter e potrebbe rivelarsi un valido aiuto anche con la nuova pace fiscale.