Nessuno potrà mai prepararti a quello che ti succede quando hai un figlio. Quando prendi quella creaturina fra le braccia e sai che ora tocca a te. Nessuno può prepararti all’amore e alla paura“, afferma Domhnall Gleeson. Diventare genitori, in effetti, è l’esperienza più bella, emozionante e affascinante della propria esperienza.

Segna l’inizio di un nuovo percorso della propria vita, dove il bene più grande di tutti è rappresentato proprio dai figli. Oltre all’amore indissolubile che lega ogni genitore al proprio figlio, però, si deve fare i conti anche con questioni di tipo pratico.

Tra questi i costi per mantenere e crescere un figlio che pesano sul bilancio di una famiglia.

Da qui la volontà dello Stato di garantire un valido sostegno alle famiglie attraverso l’erogazione di misure ad hoc, come l’assegno unico e il il bonus asilo nido che continueranno ad essere erogati anche nel corso del 2023.

Bonus asilo nido, cos’è e come funziona

Il bonus asilo nido è un trattamento economico erogato a favore delle famiglie che pagano la retta per la frequenza dell’asilo nido. In alternativa viene corrisposto come supporto alle spese di assistenza presso la propria abitazione a favore di bambini, di età inferiore ai tre anni, affetti da gravi patologie croniche e che pertanto non possono frequentare l’asilo.

Tale bonus viene riconosciuto a prescindere dall’Isee del nucleo famigliare richiedente. Il valore dell’Isee, però, consente di definire l’importo stesso del bonus. Nel caso in cui, ad esempio, l’Isee sia inferiore a 25 mila euro, infatti, si ottiene fino a tre mila euro, con rate da 272,72 euro per undici mesi.

Come allegare le fatture della retta asilo per il bonus, entro quando e come liberare budget prenotato

Le famiglie interessate e aventi diritto devono provvedere ad inviare la richiesta, telematicamente, attraverso l’apposito servizio disponibile sul sito dell’Inps.

Una volta effettuato l’accesso con le proprie credenziali Spid o Cie o Cns, bisogna selezionare la voce “Bonus nido e supporto domiciliare”, inserire i dati richiesti e avere l’accortezza di allegare le fatture attestanti il pagamento di almeno una mensilità per la frequenza dell’asilo nido del figlio. Entrando nei dettagli, così come si evince dal sito dell’Inps:

“Le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette relative ai mesi successivi dovranno essere allegate entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre il 1° aprile 2023. In ogni caso il rimborso avverrà solo dopo aver allegato la ricevuta di pagamento”.

Per allegare le fatture della retta asilo per ottenere il bonus bisogna utilizzare la funzione “Allegati” del servizio online di presentazione della domanda, disponibile sul sito dell’Inps. In alternativa, se si utilizza l’app INPS mobile, si deve utilizzare il servizio “Bonus nido allegazione“. A tal proposito, viene sottolineato sempre dall’istituto di previdenza:

“Nel caso in cui una delle suddette ricevute sia relativa al pagamento di più mesi di frequenza, il file dovrà essere allegato rispetto ogni mese a cui si riferisce. (Esempio: al fine di ricevere il contributo per tutti i mesi compresi nell’intervallo, gennaio – marzo, l’eventuale fattura cumulativa andrà allegata con riferimento a ogni mensilità). Qualora, invece, per lo stesso mese siano presenti più fatture occorre allegarle in un unico file”.

Al fine di rendere più veloce l’operazione di pagamento, inoltre, l’INPS invita ad allegare nel minore tempo possibile i giustificativi oppure, se non se ne è in possesso per un determinato mese, di eliminare la mensilità in questione al fine di liberare il budget prenotato.