Anche per lavori in Italia oggigiorno può essere richiesta una buona conoscenza della lingua inglese. Come affrontare un colloquio in lingua? Alla tensione di una normale selezione si aggiunge quella dovuta alle difficoltà di esprimersi in una lingua straniera. Come uscirne al meglio? In primo luogo valgono le stesse regole di concentrazione e mantenimento della calma. Scandite bene le parole e non cadete nella tentazione di strafare: meglio frasi concise ma chiare. Non abbiate paura di chiedere alla persona che vi sta esaminando di ripetere la domanda se qualcosa non ne avete compreso alla perfezione il senso.

Registrare la propria voce mentre si parla o fare una prova del colloquio di lavoro allo specchio può essere utile per vedere “dall’esterno” eventuali errori o punti deboli nell’inflessione dialettale ad esempio o nella postura insicura quando si parla un’altra lingua. Nelle prossime pagine vedremo quali domande ricorrono nei colloqui di lavoro in inglese e come prepararsi con astuzia.

Come ci si presenta in lingua inglese: le domande più frequenti in un colloquio

Proprio come avviene per i colloqui in italiano, di solito anche gli esaminatori in inglese cercano di mettere il candidato a proprio agio chiedendogli di presentarsi e di parlare un po’ di sé. Per affrontare al meglio un colloquio di lavoro in lingua inglese il primo consiglio è quello di prepararsi questa domanda partendo dai propri studi ma anche dagli hobby fino ad arrivare alle precedenti esperienze lavorative attinenti alla posizione per cui si applica. Un’altra domanda molto comune in apertura del colloquio è la ragione che vi ha spinto ad applicare per una certa posizione: “why did you apply for this job?”. Se volete rispondere in modo conciso ma completo potete dire: “the job description is very interesting and I believe I possess all the necessary skills and experience that you are looking for”.

Una domanda simile sotto alcuni aspetti è “perché dovremmo assumerla”, ovvero “why should we hire you?”. Anche in questo caso la risposta è personale. Due buone soluzioni alternative possono essere: “I think that I meet the requirements listed in your job advertisement and I am also very motivated” oppure “I believe I possess all the necessary skills and experience that you are looking for”.   Se l’intervistatore vi chiede i vostri punti di forza puntate su quelli strategici per il lavoro. Se ad esempio volete dimostrare di avere una buona capacità di lavorare in team potrete dire “I am a team player and I know how to motivate a team to success”. Se invece state applicando per un lavoro creativo descrivetevi come una persona brillante: “I like to come up with fun and new ideas”. Se l’annuncio richiedeva disponibilità alle trasferte puntate sulla vostra passione per i viaggi: “I have always been interested in working abroad” e magari, se ne avete, aggiungete le vostre esperienze all’estero. Chiudiamo con una domanda fatidica in tutti i colloqui: “Where do you see yourself in 5 years’time?”, ovvero “dove ti vedi tra cinque anni?”. Spesso anche nella nostra lingua questa domanda spiazza e lascia senza parole. Preparatevi prima una domanda che evidenzi i vostri punti di forza: se siete ambiziosi potete ad esempio rispondere “I see myself in a managerial marketing role”.    

Colloquio in inglese: le domande da fare

Sicuramente la parte più consistente di un colloquio di lavoro, in inglese così come in qualsiasi altra lingua, è la serie di domande che l’intervistatore rivolge al candidato.

Tuttavia, soprattutto nella parte finale, non di rado i ruoli si ribaltano. “Do you have any questions for us?”: la richiesta di domande al candidato non è una frase di rito per chiudere il colloquio ma permette a quest’ultimo di mettersi in mostra dimostrando interesse per l’azienda che dovrebbe assumerli. E’ questa l’occasione per distinguersi dagli altri candidati e dimostrare di aver fatto ricerche sul posto di lavoro e di non essere impreparati. Fare domande sulla storia dell’azienda o sulla sua mission è un buon modo per fare bella figura e dimostrare interesse. In alternativa potete chiedere delucidazioni sull’incarico per cui state applicando. Non abbiate fretta di chiudere il colloquio senza fare domande solo per evitare di scambiare ancora alcune frasi in inglese. Se volete avere maggiori informazioni sul salario non esitate a fare domande dirette. Di solito in realtà le compagnie internazionali su questo punto sono più chiare rispetto ai datori di lavoro: quasi sempre troverete già nell’annuncio tutti i riferimenti sulle aspettative di salario. In linea generale non abbiate timore di mostrarvi decisi e con delle pretese. Ecco alcuni esempi di domande che si possono porre in sede di colloquio: “How many other candidates will you be interviewing for this position?” (per conoscere il numero dei candidati), “How soon do you expect to make a decision?” (per conoscere i tempi di selezione) e “Do you have a training and development program?” (per essere informati sugli strumenti di aggiornamento a disposizione dei dipendenti).

Business english: le parole chiave per un colloquio in inglese

Non è detto che per superare un colloquio di lavoro occorra avere una piena padronanza della lingua. Se il vostro livello di inglese è buono ma non ottimo non cadete nella tentazione di mentire nel cv ma piuttosto giocate d’astuzia.

Approfondite le parole chiave del vostro settore professionale di interesse in modo da evitare silenzi imbarazzanti durante il colloquio. Inglese e lavoro: ecco quando la conoscenza della lingua serve Ovviamente a seconda dell’ambito di occupazione ci saranno parole diverse che ricorrono più frequentemente quindi il vocabolario da approfondire sarà diverso ad esempio in ambito legale, medico, della vendita, enogastronomico etc. <a href