Dopo aver analizzato la procedura da seguire in caso di apertura, ecco come procedere alla chiusura della partita IVA, in caso di cessazione dell’attività e quali costi si devono sostenere. Chi intende chiudere la partita IVA per cessata attività, deve usare il modello AA9/11, e presentarlo ad un qualsiasi ufficio dell’agenzia delle entrate, entro 30 giorni dalla data di variazione/cessazione dell’attività con le stesse modalità previste per l’inizio attività.

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Chiudere la partita IVA: come si compila il modello

Nel modello AA9/11 vanno indicati:

  • il numero di partita IVA,
  • la data di cessazione.

La casella deve essere altresì barrata dal rappresentante fiscale nominato ai sensi dell’art. 17, terzo comma, da un soggetto non residente nel territorio dello Stato nell’ipotesi particolare in cui tale ultimo soggetto intenda assolvere gli obblighi ed esercitare i diritti in materia IVA direttamente, ai sensi dell’art. 35-ter. In tal caso il soggetto non residente sarà tenuto a presentare al Centro operativo di Pescara, prima dell’effettuazione delle operazioni rilevanti agli effetti dell’IVA, la dichiarazione prevista dal citato art. 35-ter utilizzando il modello ANR (vedi paragrafo soggetti non residenti). Nel caso di cessazione di una o più attività ma con proseguimento di altre attività, deve essere barrata esclusivamente la casella (variazione dati).

 Chiusura partita IVA: presentazione modello AA9/11

La dichiarazione di cessazione attività può essere presentata seguendo queste modalità: Le dichiarazioni di cessazione attività possono essere presentate per via telematica:

  • direttamente (tramite il servizio telematico Entratel, qualora sussista l’obbligo di presentare la dichiarazione dei sostituti d’imposta (Mod. 770 semplificato od ordinario), in relazione ad un numero di soggetti superiore a venti o il servizio telematico Internet (Fisconline), qualora sussista l’obbligo di presentare la dichiarazione dei sostituti d’imposta in relazione ad un numero di soggetti non superiore a venti ovvero, pur avendo l’obbligo di presentare telematicamente le altre dichiarazioni previste dal D.P.R. n. 322 del 1998, non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei sostituti d’imposta. Tale modalità di trasmissione deve essere utilizzata anche nell’ipotesi in cui il soggetto scelga di presentare la dichiarazione per via telematica pur non essendo obbligato).
  • tramite intermediari abilitati (obbligati a trasmettere all’Agenzia delle Entrate per via telematica, avvalendosi del servizio telematico Entratel, sia le dichiarazioni da loro predisposte per conto del dichiarante sia le dichiarazioni predisposte dal contribuente per le quali hanno assunto l’impegno della presentazione per via telematica).

 

Chiusura partita IVA: quanto costa?

I soggetti titolari di partita IVA che cessano dalla loro attività, sono obbligati a presentare tale modello.

Se così non fosse, è l’Agenzia delle Entrate, sulla base dei dati e degli elementi in possesso dell’anagrafe tributaria, che individua i soggetti titolari di partita Iva che, pur obbligati, non hanno presentato la dichiarazione di cessazione di attività e comunica agli stessi che provvederà alla cessazione d’ufficio della partita Iva, con l’invito al pagamento della sanzione, ridotta ad un terzo (172 euro). Il contribuente che rileva eventuali elementi non considerati o valutati erroneamente può fornire i chiarimenti necessari all’Agenzia delle Entrate entro i trenta giorni successivi al ricevimento della comunicazione. Ai contribuenti che non forniscono motivazioni valide