Virtù significa fare la cosa giusta, rispetto alla persona giusta, nel momento giusto, nella giusta misura, nel modo giusto e per il giusto motivo“, affermava Aristotele. Più facile a dirsi che a farsi. Non sempre, infatti, riusciamo a fare la cosa giusta nel momento più adatto. Proprio per questo motivo, in effetti, finiamo spesso per perdere l’opportunità di cogliere delle occasioni importanti al volo.

Lo sanno bene molti lavoratori che, prossimi all’età della pensione, si chiedono quali siano i requisiti richiesti e soprattutto le tempistiche da rispettare per accedere a tale trattamento.

Il timore, in particolare, è quello di non adempiere a qualche dovere, finendo così per ritardare l’uscita dal mondo del lavoro. A tal proposito è bene sapere che determinati lavoratori, a seconda della loro decisione, possono lavorare un anno in più o in meno del previsto. Ecco di chi si tratta e come funziona.

Chi può andare in pensione un anno prima da anticipatario come a scuola

Come noto la scuola può essere frequentata dai cosiddetti anticipatari, ovvero bambini per i quali non è ancora insorto l’obbligo scolastico. Ma cosa pensereste se vi dicessimo che vi sono anche gli anticipatari delle pensioni? Ebbene sì, è proprio così. I lavoratori del comparto scuola, nati tra settembre e dicembre, infatti, possono decidere se uscire dal mondo del lavoro con un anno di anticipo oppure posticipando di altri dodici mesi.

In genere la pensione di vecchiaia decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui il lavoratore matura i requisiti per accedere. Ovvero questo avviene, nella maggior parte dei casi, il mese seguente a quello in cui il soggetto interessato compie 67 anni. Questo non avviene, però, nel mondo della scuola. Qui, infatti, i lavoratori possono beneficiare di un’unica finestra di uscita all’anno, ovvero il 1° settembre.

Collocamento a riposo d’ufficio o pensionamento a domanda

Ne consegue che per andare in pensione, i lavoratori del mondo scolastico devono rientrare in una delle seguenti casistiche:

  • collocamento a riposo d’ufficio se compie 67 anni entro il 31 agosto;
  • pensionamento a domanda il 1° settembre se compie 67 anni tra settembre e dicembre dell’anno di riferimento;
  • collocamento a riposo il 1° settembre dell’anno seguente se compie  67 anni tra settembre e 31 dicembre, ma non presenta alcuna domanda di cessazione per l’anno in cui matura il requisito anagrafico.

In pensione con un anno di anticipo, quindi, possono andare i lavoratori della scuola che compiono 67 anni tra settembre e dicembre. Questo a patto di presentare apposita domanda entro la fine dell’anno precedente.

Se ad esempio un lavoratore della scuola compie 67 anni a ottobre del 2024, per andare in pensione il 1° settembre 2024 deve presentare domanda di cessazione dal servizio entro la fine del 2023. In caso contrario dovrà lavorare un anno in più e attendere il 1° settembre del 2025 per essere collocato a riposo d’ufficio.