Per chi andrà in pensione con la Quota 102 l’anno prossimo, vediamo se e chi potrà comunque lavorare part time. Visto che, maturati i requisiti per ottenere l’assegno INPS, sono in tanti i pensionati che, in ogni caso, hanno ancora la voglia. E le energie per continuare a svolgere un’attività lavorativa.

Nel dettaglio, al riguardo c’è da dire che, come estensione della Quota 100, con il requisito anagrafico innalzato di due anni, sui redditi da lavoro ci sono delle forti restrizioni.

Chi andrà in pensione con la Quota 102 l’anno prossimo può continuare a lavorare part time?

Chi si ritirerà l’anno prossimo, infatti, esercita un’opzione volontaria di uscita dal lavoro, e quindi non può rientrare nel circuito occupazionale. Per esempio con una nuova assunzione come lavoratore dipendente.

Ne consegue che chi andrà in pensione con la Quota 102 potrà maturare redditi da lavoro. Ma nella misura massima dei 5mila euro annui. E comunque per lo svolgimento di mansioni legate solo ed esclusivamente a lavoro autonomo di tipo occasionale.

Redditi da pensione con quelli da lavoro. Non si possono cumulare con l’uscita 64+38

Quindi, chi andrà in pensione con la Quota 102 potrà svolgere lavori saltuari. O collaborazioni occasionali nel limite massimo annuo sopra indicato. E non potrà, per esempio, percepire dei compensi derivanti dall’esercizio di arti e di professioni. In altre parole, non si può nemmeno aprire la partita IVA.

E questo perché la Quota 102, come estensione della Quota 100 con i requisiti anagrafici più stringenti, è una misura che, al netto delle prestazioni occasionali, dispone ai sensi di legge l’incumulabilità dei redditi da pensione con quelli da lavoro.

Ricordiamo infine che chi andrà in pensione con la Quota 102 dovrà avere 64 anni di età nel 2022. Nonché 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. Mentre con la Quota 100, ma solo maturando i requisiti entro e non oltre il 31 dicembre del 2021, il requisito anagrafico è di due anni più basso.

Ovverosia, pari a 62 anni di età.