Il 2019 è l’anno della quota 100. Qualche lettore ci ha scritto per sapere che fine ha fatto la quota 96 e se è ancora in vigore. Sono soprattutto lavoratori di 60 o 61 anni e che quindi stanno per perfezionare il requisito anagrafico per la pensione quota 100 ma che non riuscirebbero, al compimento dei 62 anni, a contare sul montante contributivo richiesto (38 anni). C’è qualche possibilità per andare in pensione prima dei 62 anni o dei 38 anni di contributi?

Pensione anticipata: come funzionava la quota 96

Ricordiamo che, come suggerisce il nome, con la quota 96 (intesa come somma tra età anagrafica e anzianità contributiva)  i lavoratori del settore pubblico e privato, hanno avuto accesso alla pensione di anzianità nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio 2011 e il 31 dicembre 2012, nel rispetto delle regole ante legge Fornero, ciò fino al 31 dicembre 2011.

Dal 1° gennaio 2012 tale misura è stata rimpiazzata dalla pensione anticipata.

Purtroppo quindi dobbiamo rispondere in modo negativo ai lettori che ci scrivono per sapere se esiste ancora questa possibilità. La speranza di andare in pensione era legata al fatto che con la quota 96 potevano essere sufficienti 35 anni di contributi utili per smettere di lavorare. Ad impedire l’uscita con quota 100 infatti in molti casi è la mancanza di versamenti per arrivare a 38 anni. Esistono delle alternative alla quota 96 per andare in pensione anticipata ma ogni deroga ha dei criteri restrittivi e quindi può fare domanda solamente chi rispetta i requisiti previsti. Consigliamo di leggere le nostre guide di approfondimento o di scriverci per una consulenza.

Per approfondire la possibilità di andare in pensione anticipata qualora non siano stati perfezionati i requisiti per la quota 100, invitiamo infine a leggere l’approfondimento disponibile al seguente link.