“Il pensionato è due volte stanco. In primo luogo è stanco di lavorare, poi è stanco di non lavorare“, affermava Richard Armour. L’unica cosa certa, che accomuna tutti, è di essere stanchi di pagare. A partire dall’alimentazione fino ad arrivare alle bollette di luce e gas, infatti, sono tante le volte in cui dobbiamo sborsare dei soldi. E così si erodono i nostri risparmi. A peggiorare la situazione l’inflazione, che riduce ulteriormente il nostro potere di acquisto.

Se tutto questo non bastasse, può capitare di dover fare i conti con spese impreviste, anche di una certa entità.

Da qui la necessità di ricorrere a fonti di entrate extra, magari attraverso un prestito. Una soluzione, quest’ultima, che permette di disporre di liquidità in breve tempo, a fronte di un pagamento mensile per restituire quanto ricevuto.

Cessione del quinto, migrazione da stipendio a pensione più facile con la nuova interpretazione

Tra le forme di prestito più conosciute e utilizzate si annovera la cessione del quinto. Quest’ultima forma di pagamento di un debito è rivolta a lavoratori dipendenti e pensionati. Coloro infatti possono estinguerlo attraverso una trattenuta diretta sul netto dell’importo mensile della busta paga o cedolino della pensione. Il tutto fermo restando l’importo massimo della rata mensile pari a un quinto dello stipendio o del trattamento pensionistico.

Proprio in tale ambito giungono importanti novità da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. Come si evince dal messaggio numero 244 del 13 gennaio 2023, infatti, il trasferimento della cessione del quinto dallo stipendio alla pensione diventa più semplice. Questo è possibile grazie all’eliminazione dei vincoli alla traslazione in base ai quali la parte residuale del debito viene trasferito a quello della cessione del quinto della pensione. E senza dover provvedere alla relativa estinzione.

Modalità di attuazione della procedura “Quote Quinto”

Entrando nei dettagli, sempre come si evince dal messaggio Inps poc’anzi citato, le modalità di attuazione della nuova procedura di traslazione avrà luogo nei seguenti termini:

  • “migrazione in procedura “Quote Quinto”, già effettuata a livello centrale, dei piani di cessione da stipendio della Gestione pubblica presenti nei sistemi GPP/SIN al 12 dicembre 2022;
  • migrazione in procedura “Quote Quinto”, già effettuata a livello centrale, dei piani di cessione da stipendio della gestione privata presenti in procedura «Cessione Quinto da Stipendio – Gestione Privata» al 3 gennaio 2023;
  • acquisizione, da parte delle Strutture territoriali INPS, con le attuali modalità, dei nuovi piani di cessione da stipendio delle gestioni pubblica e privata notificati successivamente alle attività di migrazione di cui ai punti precedenti;
  • migrazione, in procedura “Quote Quinto”, da effettuarsi a livello centrale con cadenza periodica, dei nuovi piani acquisiti di cui al precedente punto fino all’avvenuta reingegnerizzazione di “Quote Quinto””.