E’ possibile ristrutturare casa con sconto in fattura e cessione del credito o dopo l’entrata in vigore del DL 11/2023, c.d. decreto cessioni, non c’è più questa alternativa?

Negli ultimi mesi coloro i quali hanno deciso di ristrutturare casa hanno dovuto confrontarsi con una novità di particolare rilievo. Infatti, il Governo Meloni ha eliminato sia lo sconto in fattura sia la cessione del credito.

Tuttavia, l’abrogazione non è stata assoluta, visto che nel rispetto di alcune condizioni che possono essere di carattere soggettivo od oggettivo, è ancora possibile sfruttare le due opzioni.

Ad esempio, via libera alla cessione o allo sconto per infissi, bagni e pavimenti. Ciò è possibile grazie al bonus 75% sconto in fattura e cessione del credito. Tuttavia, la possibilità di sfruttare questa bonus dipende dal rispetto di alcune condizioni.

La cessione del credito. Per quali lavori è ancora ammessa?

Con la circolare n°27/ 2023 sulla cessione del credito, l’Agenzia delle entrate-riscossione è tornata sulle novità di cui al decreto cessioni.

Nella circolare, sono state evidenziate le casistiche in cui sono ancora ammesse sia la cessione del credito sia lo sconto in fattura.

Ebbene, senza considerare le casistiche legate alla data di presentazione della cilas superbonus o di altro titolo abilitativo, sono ammessi allo sconto e alla cessione:

  • gli istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati nonché enti aventi le stesse finalità sociali dei predetti istituti, costituiti nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di “in house providing” (articolo 119, comma 9, lettera c, del Decreto Rilancio);
  • le cooperative di abitazione a proprietà indivisa (articolo 119, comma 9, lettera d, del Decreto Rilancio)
  • le Onlus, nonché Odv e Aps iscritte nei relativi registri.

Detti soggetti possono continuare a esercitare l’opzione di sconto in fattura e cessione del credito d’imposta con riferimento sia al Superbonus sia ai bonus diversi dal Superbonus (circolare 27/2023).

Oltre alle casistiche appena individuate, rientrano tra gli interventi ammessi alle opzioni in parola quelli effettuati:

  • su immobili danneggiati dagli eventi sismici verificatisi dal 1° aprile 2009 in comuni per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • su quelli danneggiati dagli eventi meteorologici verificatisi nelle Marche dal 15 settembre 2022 per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza.

Inoltre,  via libera allo sconto in fattura per le spese sostenute e documentate dal 1° gennaio 2022 per gli interventi relativi al superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche.

Bonus 75 sconto in fattura. Infissi, bagni e pavimenti, a quali condizioni?

Proprio gli  interventi relativi al superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche potrebbero permettere a chi decide di ristrutturare casa di risparmiare un bel po’ di soldi sui lavori da effettuare.

Infatti, rientrano tra gli interventi di eliminazione delle barriere architettoniche:

  • la sostituzione di finiture (pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti);
  • il rifacimento o l’adeguamento di impianti tecnologici (servizi igienici, impianti elettrici, citofonici, impianti di ascensori);
  • il rifacimento di scale e ascensori;
  • l’inserimento di rampe interne ed esterne agli edifici e di servoscala o di piattaforme elevatrici (Circolare 24.02.1998 n. 57, paragrafo 3.4).

Dunque, tutti questi lavori sono ammessi al bonus 75 sconto in fattura e cessione del credito. Attenzione però, per essere agevolati i lavori in parola devono rispettare un requisito ben preciso.

In particolare, devono presentare le caratteristiche tecniche previste dal decreto ministeriale 14 giugno 1989, n. 236. In caso contrario non possono essere qualificati come interventi di abbattimento delle barriere architettoniche.

Riassumendo…

  • E’ ancora possibile ristrutturare la propria casa con lo sconto in fattura o con la cessione del credito;
  • il bonus 75 sconto in fattura consente al contribuente di fare una serie di lavori di ristrutturazione risparmiando in maniera consistente;
  • i lavori devono rispettare le caratteristiche tecniche previste dal decreto ministeriale 14 giugno 1989, n. 236.