Dopo l’intervento del DL 11/2023, c.d. decreto cessioni, le pubbliche amministrazioni, comprese le regioni, non possono acquistare i crediti d’imposta derivanti dall’esercizio delle opzioni dello sconto in fattura e della cessione del credito.

Il Governo ha voluto mettere un paletto alla circolazione dei crediti fiscali, considerato che diverse regioni erano scese in campo nella cessione del credito con leggi ad hoc per dare una mano alle imprese che si trovano nel portafoglio crediti incagliati. Dunque crediti rispetto ai quali le imprese non trovano nessuna banca o altro acquirente disposto ad rilevarli.

Tuttavia, alcune regioni stanno lavorando a degli escamotage per superare il blocco alla cessione del credito. Tra queste la Regione Basilicata che ha ottenuto il lasciapassare dal Consiglio dei Ministri su una legge regionale che permette alle società partecipate della regione Basilicata di acquistare crediti edilizi.

La cessione del credito e la questione dei crediti incagliati. Via libera alla Basilicata

Il governo Meloni nella seduta di lunedì 18 settembre, ha deciso di non ricorrere alla Corte Costituzionale per la la Legge della Basilicata sui crediti fiscali.

Dunque, via libera alla Legge n. 20 del 16 luglio 2023, recante “Circolazione dei crediti fiscali per efficientamento energetico del patrimonio edilizio”. La Legge non è in contrasto con il decreto cessioni. Infatti, la legge fa riferimento a enti pubblici economici regionali e/o società partecipate fuori dal concetto di Pubblica Amministrazione a cui fa riferimento il decreto cessioni.

Prima di arrivare al Consiglio dei Ministri, la Regione Basilicata aveva ottenuto un parere positivo dal MEF. Il MEF ha solo sollecitato la Regione a cooperare con l’Agenzia delle entrate nella definizione delle regole di funzionamento della piattaforma di scambio dei crediti che sarà predisposta dalla Regione Basilicata.

A ogni modo, grazie alla legge citata, gli enti pubblici economici regionali e/o società partecipate da essa controllati, “non inclusi, ai sensi del Decreto Legge 16 febbraio 2023, n.

11, nell’elenco delle amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato individuate ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009 n. 196 e ss.mm.ii. (Legge di contabilità e finanza pubblica)”, assumono un ruolo attivo:

  • nella circolazione dei crediti fiscali da interventi superbonus;
  • effettuati da imprese aventi sede legale ed operativa sul territorio regionale e in riferimento ad immobili ubicati sul medesimo territorio.

Cessione del credito. Così si sbloccano i crediti incagliati

L’approvazione della legge sulla cessione dei crediti fiscali della Regione Basilicata potrebbe rappresentare una spinta positiva per il mercato della cessione del credito. Prima del decreto cessioni diverse Regioni, province e comuni, erano già scesi in campo per rilevare crediti edilizi da utilizzare in compensazione per pagare imposte e contributi dovuti allo Stato per i propri dipendenti.

Tuttavia il decreto cessioni aveva cambiato le carte in tavola; prevedendo il blocco all’acquisto di crediti edilizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni tra le quali rientrano le Regioni, i comuni, ecc.

A ogni modo la Regione Basilicata ha trovato una valida soluzione, assumendo un ruolo di rilievo nella cessione del credito per il tramite delle società partecipate.

Riassumendo.

  • La Regione Basilicata ha ottenuto l’OK su una legge regionale che permette alle società partecipate della regione anche di rilevare crediti edilizi;
  • la regione favorirà anche la circolazione dei crediti grazie ad una piattaforma per matchare domanda e offerta di crediti edilizi;
  • è probabile che anche le altre regioni seguiranno la via segnata in positivo dalla Regione Basilicata.