Maggio: c’è nell’aria intera un invito e un infinito farsi avanti dei desideri e delle trame. Come si può non cedere a questo mese?“, afferma Fabrizio Caramagna. Maggio, effettivamente, è uno dei mesi più amati e attesi. Con l’arrivo del quinto mese dell’anno, d’altronde, si avvicina la chiusura delle scuole e ci si prepara all’imminente stagione estiva.

Questo vuol dire che a breve molti potranno godere di alcuni giorni di vacanza all’insegna del relax, possibilmente al mare mentre si prende il sole.

Ma non solo, quest’anno maggio porta con sé un ulteriore e importante notizia. Ovvero diverse banche hanno deciso di riaprire le piattaforma per la cessione del credito per i bonus edilizi. Ecco di quali si tratta.

Addio cessione del credito e sconto in fattura per i bonus edilizi

Come si legge sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, a partire dal 17 febbraio 2023 non è più possibile beneficiare della cessione del credito e dello sconto in fattura per i nuovi interventi. Tali agevolazioni, però, possono essere ancora utilizzate se i soggetti interessati hanno avviato i lavori e presentato la Cila entro le tempistiche stabilite dalla normativa.

Ovvero i lavori devono aver avuto inizio entro lo scorso 16 febbraio. In alternativa è possibile beneficiare dello sconto in fattura e della cessione del credito se prima di questa data è stato stipulato un accordo vincolante tra le parti per la fornitura dei beni e dei servizi oggetto dei lavori.

Cessione del credito 2023: cinque banche che hanno riaperto già a maggio

A partire dal 17 febbraio 2023, quindi, non è più possibile richiedere la cessione del credito per i lavori edilizi. Se tutto questo non bastasse, vi sono molte imprese e contribuenti che hanno maturato crediti di imposta derivanti da lavori in edilizia che non riescono a cedere. Proprio in tale ambito giungono finalmente delle buone notizie.

Ovvero diverse banche hanno deciso ultimamente di riaprire le pratiche per la cessione del credito.

Tra queste si annovera Intesa Sanpaolo che ha sottoscritto un accordo con la Salcef Group grazie a cui ha messo a punto un meccanismo per ricedere i crediti maturati. In pratica si sottoscrive un accordo con l’impresa che acquista crediti dall’istituto per portali in compensazione con i propri F24. La banca libera così capacità fiscale per i propri clienti. Intesa Sanpaolo ha anche instaurato una collaborazione con Deloitte che effettua dei controlli volti ad accertare che i lavori siano stati svolti rispettando la normativa sul Superbonus e della cessione del credito. Questo ad esempio chiedendo ai proprietari e alle imprese delle prove dei lavori svolti.

Anche Sparkasse, Cassa di Risparmio di Bolzano, ha riaperto alla cessione del credito, stanziando un plafond pari a 20 milioni di euro. L’importo cedibile è pari a minimo 10 mila euro fino a massimo 500 mila euro. In seguito all’accordo con Sciuker Ecospace, anche Bpm ha recuperato capacità fiscale e riaperto alla cessione del credito. La prima in ordine di tempo ad aver riaperto a tale possibilità, però, è stata Unicredit. Come si legge sul sito di questo noto istituto, è stato:

“messo a punto una soluzione che consente alle imprese, artigiani e professionisti che abbiano maturato crediti fiscali a fronte di sconto in fattura per spese sostenute nel 2022 di smobilizzare tali crediti, ottenendo la liquidità necessaria a proseguire la loro attività. L’ammontare complessivo del credito per singola pratica deve essere superiore a 10 mila e inferiore ai 600 mila euro e la pratica deve essere in possesso di tutta la documentazione richiesta nel corso dell’istruttoria, con asseverazioni, attestazioni e visto di conformità per tutte le tipologie di intervento, oltre che il codice univoco”.

Ancora ferme le pratiche in casa Poste Italiane che sarebbe al lavoro per riaprire nel breve periodo alla cessione del credito.