Con due distinte risposte ad altrettante istanze di interpello, l’Agenzia Entrate affronta la possibilità di compensare il debito per il versamento dell’imposta sui giochi e scommesse. E lo fa con il credito acquisito a fronte di un’operazione di cessione del credito avvenuta nel campo del bonus ristrutturazione.

Nella prima istanza di interpello, l’istante è un soggetto passivo dell’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse sportive ippiche a quota fissa. O a totalizzatore e dell’imposta unica sui giochi per i giochi di abilità a distanza con vincita in denaro.

L’istante è il cessionario in un’operazione di cessione credito.

Nella seconda istanza, a chiedere l’intervento dell’Amministrazione finanziaria è un concessionario degli apparecchi da gioco, è tenuto a versare il PREU (prelievo erariale unico). Anche qui, ’istante è il cessionario in un’operazione di cessione credito.

Stop alle opzioni alternative alla detrazione

L’Agenzia Entrate, prima di affrontare la questione, ricorda che il bonus ristrutturazione si concretizza in una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta per lavori di recupero del patrimonio edilizio. Lo sgravio fiscale si gode in 10 quote annuali di pari importo. E si applica su un limite massimo di spesa pari a 96.000 euro per unità immobiliare.

In luogo della detrazione fiscale, il committente poteva optare per lo sconto in fattura o cessione del credito. Parliamo al passato in quanto, salvo alcune deroghe, il decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023, ha sancito che dal 17 febbraio 2023 le due opzioni non sono più ammesse.

Fare la cessione del credito significa che la detrazione è stata ceduta a un terzo. Il quale acquistandola ha maturato un credito che può utilizzare in compensazione per pagare altri tributi oppure cedere ulteriormente.

Cessione credito, ok alla compensazione PREU e scommesse

Detto ciò, l’Amministrazione finanziaria ricorda anche che sia l’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse sportive ippiche a quota fissa o a totalizzatore e dell’imposta unica sui giochi per i giochi di abilità a distanza con vincita in denaro, sia il prelievo unico erariale (PREU), sono tributi che possono essere soggetti a compensazione.

Si pagano mediante il Modello F24 accise.

In conclusione, dice il fisco, i due menzionati tributi possono essere compensati con il credito che i due istanti hanno acquisito in qualità di cessionari in un operazione di cessione credito avvenuta nel campo dei bonus edilizi.

Riassumendo…

  • nella Risposta n. 394/E del 2023, l’Agenzia Entrate ammette la possibilità di compensare l’imposta sulle scommesse con il credito che l’istante ha acquisito in qualità di cessionario in un’operazione di cessione credito avvenuta nel campo dei bonus edilizi
  • nella Risposta n. 395/E del 2023, l’Agenzia Entrate ammette la possibilità di compensare il PREU (prelievo erariale unico) con il credito che l’istante ha acquisito in qualità di cessionario in un’operazione di cessione credito avvenuta nel campo dei bonus edilizi
  • i versamenti si fanno con il Modello F24 accise.