“Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla“, affermava Ennio Flaiano. L’estate, in effetti, si rivela essere uno dei periodi più amati e attesi dell’anno. Molti lavoratori, infatti, non vedono l’ora che arrivino i mesi più caldi dell’anno per andare in ferie e poter finalmente staccare la spina dai vari impegni della vita quotidiana.

Ma non solo, bimbi e ragazzi salutano temporaneamente i banchi di scuola per andare in vacanza. Non tutti, però, possono trascorrere tutta l’estate al mare, mentre si viene baciati dal sole. Anzi, tanti sono coloro che continuano a lavorare per buona parte del periodo compreso tra fine giugno e inizio settembre.

Per questo motivo molti genitori si ritrovano a dover iscrivere i propri figli a dei centri estivi in modo tale da permettere loro di trascorrere dei momenti all’insegna dell’allegria e giochi in compagnia di propri coetanei. Una spesa non indifferente, tanto da chiedersi se sia o meno possibile portare in detrazione in sede di dichiarazione dei redditi. Ecco come funziona.

Centro estivo figli, si può portare in detrazione nel 730?

Manca davvero poco all’arrivo dell’estate e sono tanti i genitori a chiedersi se sarà possibile detrarre in sede di dichiarazione dei redditi le spese sostenute per la frequentazione del centro estivo dei propri figli. Ebbene, a fornire una risposta in merito ci ha pensato il 28 giugno del 2021 FiscoOggi in risposta a un contribuente. Ebbene, come si legge sulla rivista online dell’Agenzia delle Entrate:

“Per la frequenza dei figli di centri estivi, colonie, campus, eccetera, l’attuale normativa non prevede detrazioni Irpef. Le spese sostenute non rientrano, infatti, né in quelle di frequenza scolastica né in quelle sostenute per la pratica sportiva dilettantistica dei ragazzi. Pertanto, non possono essere indicate nella dichiarazione dei redditi tra gli oneri detraibili o deducibili”.

Brutte notizie, quindi, per i tanti genitori che dovranno pagare le spese per i centri estivi.

Tali voci, infatti, non potranno essere dichiarate per ottenere un risparmio sulle tasse da pagare. Diverso, invece, il discorso per le spese sostenute per la pratica sportiva dei figli, con un’età compresa tra i cinque e i diciotto anni, presso associazioni sportivi e impianti sportivi. In quest’ultimo caso, infatti, i genitori possono detrarre il 19% delle spese in questione. La detrazione, è bene sottolineare, può essere calcolata su un importo massimo di spesa pari a 210 euro.