Con la sentenza numero 17108 dello scorso 18 agosto la Corte di Cassazione si è pronunciata arricchendo le pronunce sul tema dell’utilizzo del cellulare aziendale per fini privati.

Questo argomento, infatti, è oggetto di molte discussioni tra dipendente e datore di lavoro. Molte volte, però, i giudici, pur riconoscendo il comportamento irregolare del dipendente che utilizza il cellulare aziendale per fini privati, hanno cercato di smussare le rigide posizioni dei datori di lavoro non riconoscendo nell’utilizzo del cellulare aziendale per fini privati una motivazione per il licenziamento per giusta causa.

La Cassazione, in tempi recenti, ha però sottolineato che pur essendo eccessivo, il licenziamento per giusta causa per l’utilizzo del cellulare aziendale per fini privati è legittimo.

Quello che si fa notare, quindi, è che l’utilizzo del cellulare aziendale per telefonate private sporadiche, pur essendo un comportamento contestabile e sanzionabile, sembra essere una pena eccessiva per giustificare il licenziamento.

Utilizzo cellulare aziendale: sentenza 18 agosto 2016

Lo scorso 18 agosto con la sentenza numero 17108, la Corte di Cassazione ha ricordato che l’eccessivo utilizzo del cellulare aziendale per fini personali può essere un motivo di licenziamento per giusta causa anche se, come ha ricordato la Suprema Corte, il datore di lavoro deve dimostrare con prove concrete il comportamento illegittimo del dipendente.

L’obbligo del datore di lavoro è, quindi, quello di fornire prove che non si basino soltanto sulla dimostrazione che una serie di chiamate è avvenuta in orari e giorni non lavorativi ma deve fornire i tabulati telefonici rilasciati dalla compagnia telefonica.

In questo modo si afferma che l’onere della prova non ricade sul dipendente ma sul datore di lavoro e che, se quest’ultimo licenzia un proprio dipendente per utilizzo a fini privati del cellulare aziendale senza produrre i necessari tabulati,  il dipendente può impugnare il licenziamento disciplinare. A questo punto l’onere di fornire i necessari tabulati che dimostrino l’elenco delle chiamate in uscite, spetterà al datore di lavoro.

Come impugnare il licenziamento: i termini per ricorrere