Il legislatore italiano offre una detrazione del 19% sull’IRPEF per gli interessi passivi e gli oneri accessori relativi ai mutui per l’acquisto dell’abitazione principale. Questa detrazione può essere richiesta nel Modello 730 o nel Modello Redditi Persone Fisiche, agevolando i contribuenti che investono nell’acquisto della loro casa.

In caso di mutuo cointestato tra più soggetti, ciascun intestatario può usufruire della detrazione solo per la propria quota di interessi, a meno che uno dei cointestatari sia fiscalmente a carico dell’altro.

Ad esempio, se un mutuo per la casa è cointestato tra marito e moglie, ciascuno può detrarre il 50% degli interessi passivi. Tuttavia, se la moglie è a carico del marito, quest’ultimo può detrarre anche la quota di interessi della moglie.

I limiti di detrazione

Per beneficiare della detrazione fiscale, la casa deve essere la “abitazione principale”, ovvero quella in cui il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente. Questo viene determinato in base ai registri anagrafici o tramite autocertificazione, secondo l’art. 47 del DPR n. 445 del 2000. La Circolare n. 14/E del 2023 specifica che è possibile autocertificare una residenza abituale anche diversa da quella registrata.

I limiti di detraibilità degli interessi passivi dipendono dalla data di stipula del mutuo. In particolare, regola vuole che:

  • Mutui stipulati prima del 1993: la detrazione degli interessi è calcolata su un massimo di 4.000 euro per ciascun intestatario del mutuo, senza possibilità di detrarre la quota del coniuge a carico.
  • Mutui stipulati dal 1993 in poi: la detrazione spetta su un massimo di 4.000 euro, ma in caso di contitolarità o di più contratti di mutuo, il limite si riferisce all’importo complessivo degli interessi, oneri accessori e quote di rivalutazione sostenuti. Questo importo deve essere ripartito tra i mutuatari in parti uguali, tranne nel caso di un mutuo cointestato con il coniuge a carico, in cui l’intestatario che sostiene la spesa può detrarre entrambe le quote.

Detrazione interessi mutuo abitazione: i requisiti

Per usufruire della detrazione degli interessi passivi, il contribuente deve essere contemporaneamente intestatario del mutuo e proprietario dell’immobile oggetto del mutuo.

Pertanto, la detrazione spetta solo a chi risulta “proprietario” o “nudo proprietario” dall’atto di acquisto. Gli usufruttuari sono esclusi da questa agevolazione in quanto non acquisiscono la proprietà dell’immobile.

Un altro punto importante è che la detrazione si applica solo agli immobili situati in Italia. I mutui contratti per l’acquisto di immobili all’estero non danno diritto alla detrazione, sia per i contribuenti fiscalmente residenti in Italia che per quelli non residenti. Ciò lo specifica la richiamata circolare di chiarimenti sugli oneri detraibili (Circolare n. 14/E del 2023).

La detrazione segue il regime di cassa. Quindi, nel 730/2024 si detraggono gli interessi “pagati” nel 2023. La banca a questo fine rilascia la dovuta certificazione.

Riassumendo

  • il legislatore riconosce la detrazione IRPEF 19% per gli interessi pagati sul mutuo per l’acquisto abitazione principale
  • sono previsti limiti di detraibilità
  • ai fini della detrazione il contribuente deve essere contemporaneamente intestatario del mutuo e proprietario dell’immobile oggetto del mutuo
  • l’immobile oggetto del mutuo deve essere situato in Italia.