Con l’avvicinarsi della scadenza del saldo IMU 2023 (18 dicembre) tornano di attualità dubbi e perplessità su alcune questioni che caratterizzano questo tributo.

Un tributo che, come noto, colpisce il possesso di immobili in Italia. Quindi, l’imposta è pagata da chi possiede nel nostro Paese case, terreni, ecc. Per possessore deve intendersi il proprietario o chi altro ha sull’immobile un diritto reale di godimento (usufrutto, enfiteusi, ecc.).

Se, dunque, ad esempio, l’immobile è di proprietà di Tizio, l’IMU su tale immobile è dovuta da Tizio.

Se, invece, Tizio cede l’immobile in usufrutto a Caio, l’IMU su detto immobile la deve pagare Caio.

A riguardo è giunto in redazione un quesito che di seguito riportiamo.

“Il nonno di mio figlio (quindi mio suocero) a fine anno farà un atto di donazione. In particolare donerà una sua casa a mio figlio che è minore di età (compirà 18 anni nel 2025). Su questa casa come mi dovrò comportare per l’IMU nel 2024?”

La gestione dei beni del minore

Per rispondere al quesito del lettore è doveroso richiamare cosa prevede la legge in merito alla proprietà di beni in capo ai minorenni.

In dettaglio, la vigente normativa contempla il c.d. istituto dell’usufrutto legale (art. 324 codice civile). In sostanza i genitori esercenti la potestà sui figli hanno in comune l’usufrutto dei beni del figlio minore. Questo significa che, chi dispone di quei beni, finché il figlio è minore, sono i genitori.

Per espressa previsione (comma 3) non rientrano nell’usufrutto legale una serie di beni, ossia quelli:

  • acquistati dal figlio con i proventi del proprio lavoro;
  • lasciati o donati al figlio per intraprendere una carriera, un’arte o una professione;
  • lasciati o donati al figlio con la condizione che i genitori esercenti la potestà o uno di essi non ne abbiano l’usufrutto (la condizione però, non ha effetto per i beni spettanti al figlio a titolo di legittima);
  • pervenuti al figlio per eredità, legato o donazione e accettati nell’interesse del figlio contro la volontà dei genitori esercenti la potestà (se uno solo di essi era favorevole all’accettazione, l’usufrutto legale spetta esclusivamente a questi);
  • pensioni di reversibilità da chiunque corrisposte.

Allo stesso tempo il legislatore pone uno specifico vincolo di destinazione per i beni che cadono in usufrutto legale.

In particolare è previsto che i frutti percepiti dovranno essere destinati al mantenimento della famiglia e all’istruzione ed educazione dei figli.

L’IMU sulla casa di proprietà del figlio minore

Detto ciò, venendo al quesito del lettore, come anticipato in premessa, il soggetto passivo IMU è il proprietario dell’immobile o chi altro ha diritto reale di godimento del bene (usufrutto, enfiteusi, ecc.).

L’immobile che il figlio minore riceve in donazione diventa di proprietà di quest’ultimo. Tuttavia, in applicazione della legge, tale immobile ricade in automatico in usufrutto legale ai genitori che, dunque, diventano soggetti passivi IMU.

Ne consegue che per la casa donata al figlio, sarà il lettore, nel 2024, a dover provvedere al pagamento del tributo. Il lettore, invece, non dovrà preoccuparsi per detto immobile, del saldo IMU 2023 in scadenza il 18 dicembre. Il tributo, infatti, è dovuto per anno solare e l’immobile in questione rientra nella proprietà del figlio minore sono nel 2024.