“La pioggia di notifiche che scorre sullo schermo. L’acqua è sempre la stessa, ma la goccia ogni volta è diversa. Alcune le cancelli con un gesto distratto della mano, in altre ti perdi dentro come se entrassi in un mondo nuovo. Ma guai a accarezzare i segni, i punti, le parole come se fossero un viso. Guai a pensare che sia tutto reale. Il sorriso che tintinnando luccica e le mani che stringono calorose non potranno mai essere sostituiti da un emoticon“, scrive Fabrizio Caramagna.

Tante, in effetti, sono le notifiche che riceviamo ogni giorno, inerenti le tematiche più disparate. A partire dalle scadenze sul posto di lavoro, passando per impegni famigliari fino ad arrivare al termine ultimo per pagare multe, tasse e contributi, sembra esserci l’imbarazzo della scelta. Oltre agli avvisi che giungono puntualmente sul nostro telefono, vi sono delle notifiche che più di altre destano preoccupazione, ovvero quelle inviate dall’Agenzia delle Entrate.

Questo perché, nella maggior parte dei casi, riguardano adempimenti fiscali non rispettati o non conformi e le relative sanzioni. Se tutto questo non bastasse sembra che le cartelle abbiano effetto, in determinati casi, anche se non notificate. Ma è davvero così? E soprattutto in quali circostanze? Ecco come funziona.

Cartelle Equitalia da rateizzare, bisogna aspettare la notifica?

Al fine di andare incontro alle esigenze dei cittadini duramente colpiti dalla crisi economica in corso, il governo Meloni ha deciso di dare il via con la legge di bilancio 2023 a una nuova tregua fiscale. Entrando nei dettagli, così come si legge sul sito dell’Agenzia delle Entrate:

“La Definizione agevolata (“Rottamazione – quater”) riguarda tutti i carichi affidati all’Agente della riscossione nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022 inclusi quelli:

  • contenuti in cartelle non ancora notificate;
  • interessati da provvedimenti di rateizzazione o di sospensione;
  • già oggetto di una precedente “Rottamazione” anche se decaduta dalla misura agevolativa per il mancato, tardivo, insufficiente versamento di una delle rate del precedente piano di pagamento”.

Anche i carichi contenuti in cartelle non ancora notificate, quindi, rientrano nella Rottamazione – quater.

I soggetti interessati potranno presentare apposita domanda entro il 30 aprile 2023. Il pagamento potrà quindi essere effettuato in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2023. In alternativa in un numero massimo di 18 rate consecutive, in cinque anni. Di queste le prime due con scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023. Le restanti 16 rate da ripartire nei successivi 4 anni, dovranno essere saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ogni anno a partire dal 2024.