Da luglio alcuni nuclei familiari avranno possibilità di fare spesa gratis grazie alla nuova carta risparmio, istituita con la Legge di bilancio 2023 (commi 450 e 451). Un sostegno rivolto alle famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà economica. Uno stato di bisogna che sarà certificato dall’ISEE.

Funzionerà come una sorta di buoni spesa. Questa volta l’importo sarà caricato su una carta prepagata gestita da Poste Italiane. Saranno i comuni a distribuirla Oltre al requisito ISEE è necessario che siano rispettate altre condizioni.

Requisiti, esclusi e modalità di erogazione sono disciplinati dal decreto 18 aprile 2023 emanato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste (pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale del 12 maggio 2023).

Ammessi ed esclusi

Avranno diritto a ricevere la nuova carta risparmio quei nuclei familiari in cui sono rispettate entrambi le seguenti condizioni:

  • tutti componenti del nucleo familiare devono essere iscritti nell’Anagrafe della popolazione residente (Anagrafe comunale);
  • l’ISEE del nucleo familiare non deve essere superiore a 15.000 euro.

Si tratta di una carta risparmio “familiare”, nel senso che, nel rispetto dei citati requisiti, ne spetta una sola per ciascun nucleo, e non tante carte quanti ne sono i componenti del nucleo.

Ad ogni modo, lo stesso decreto dice che ne sono esclusi quei nuclei familiari in cui almeno uno dei componenti risulta percettore di:

  • reddito di inclusione;
  • qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà;
  • NASPI e DIS-COLL;
  • indennità di mobilità;
  • fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito;
  • cassa integrazione guadagni;
  • qualsivoglia differente forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Carta risparmio, come sarà distribuita e come utilizzarla

La carta risparmio riceverà una ricarica di importo complessivo di 382,50 euro. Tale importo potrebbe essere maggiore laddove ci siano importi residui non utilizzati dagli altri nuclei familiari beneficiari.

Si potrà utilizzare esclusivamente presso i negozi commerciali aderenti all’iniziativa e solo per acquistare beni alimentari di prima necessità, con esclusione di bevande alcoliche.

Per averla non bisognerà fare alcuna domanda. Sarà l’INPS, ad individuare automaticamente i beneficiari ed a trasmettere l’elenco ai comuni.

L’istituto seguirà un criterio in ordine di priorità decrescente. In dettaglio:

  • i primi saranno (nel rispetto della soglia ISEE non superiore a 15.000 euro), i nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, dando priorità a quelli con ISEE più basso;
  • successivamente sarà il turno dei nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, sempre con priorità ai nuclei con indicatore ISEE più basso;
  • infine, i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, con priorità ai nuclei con indicatore ISEE più basso.

I comuni, poi a loro a loro volta informeranno i destinatari su come e quando ritirare la carta risparmio presso l’ufficio postale. L’operatività di questa nuova carta sarà a partire da luglio 2023 e si decade dall’utilizzo se non si farà il primo pagamento entro il 15 settembre 2023.

La spesa di venta gratis a luglio con la carta risparmio

Solo da luglio 2023, dunque, sarà operativa la nuova carta risparmio. Una ricaricabile dal valore complessivo di 382,50 euro.

Permetterà ai nuclei familiari, con ISEE non superiore a 15.000 euro, di fare la spesa gratis. Anche se solo per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità (pane, pasta, latte, ecc.). Non si potrà utilizzare per acquistare bevande alcoliche.

Sarà l’INPS a formare l’elenco dei potenziali beneficiari ed a trasmetterlo ai comuni. Questi ultimi poi provvederanno alla distribuzione delle carte tramite Poste Italiane. Ne sono esclusi quei nuclei familiari in cui c’è già qualche componente che percepisce misure di sostegno (NASPI, reddito di inclusione, ecc.).

Trovi qui il decreto 18 aprile 2023 sulla carta risparmio.