Per la rottamazione delle cartelle esattoriali la domanda sul portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate Riscossione è già attiva, ma scade il 30 aprile. I contribuenti hanno ancora tempo per fare domanda quindi. Per cancellazione d’ufficio e stralcio automatico invece, nessuna domanda. Infatti per le cartelle esattoriali sotto i 1.000 euro, se riferite a debiti affidati all’agente della riscossione entro il 2015, tutto avviene senza istanze da parte dei contribuenti. Ma per il momento i debiti di ogni contribuente, sono ancora presenti negli estratti di ruolo.

E con le medesime cifre di ieri. Parliamo dell’elenco dei debiti che ciascun contribuente ha a suo carico nei confronti di Agenzia delle Entrate Riscossione. Il che fa sorgere una domanda in tutti i contribuenti. Quando spariranno questi debiti dal carico fiscale dei contribuenti?

“Salve, sono Vittorio un vostro affezionato lettore. Ho appena ricevuto il mio estratto di ruolo dall’Agenzia delle Entrate Riscossione e ho notato che ho intatte le mie cartelle antecedenti il 2015. Anche quelle sotto i 1.000 euro che dovevano essere cancellate automaticamente. Ed anche quelle del Comune sono rimaste identiche a prima. Eppure il mio Comune di residenza ha detto sì allo stralcio a gennaio. Questo lo so per certo. Ma stralcio non vuol dire riduzione degli importi? A me evidentemente non è successo. Mi chiedo perché.”

Cartelle sotto i 1.000 euro tra stralcio e cancellazione automatica, a che punto siamo?

Sulle cartelle antecedenti il 2016, come data di affidamento all’agente della riscossione, se di importo residuo e per singola partita, al di sotto di 1.000 euro, cancellazione d’ufficio per i contribuenti indebitati. Se si tratta di cartelle relative alle imposte locali, cancellazione solo se il Comune ha deciso di aderire. In alternativa un Comune poteva optare per lo stralcio o per il nulla di fatto. Ma sia lo stralcio che la cancellazione delle cartelle sono nati in automatico.

Così è stato previsto dal pacchetto fiscale dell’ultima legge di Bilancio. E così hanno confermato i legislatori nel decreto Milleproroghe. Ma è proprio quest’ultimo decreto che ha fatto allungare i termini a partire dai quali lo stralcio avrà effetto.

Dal 30 aprile pulizia degli estratti di ruolo? Ecco come

La cancellazione elimina del tutto ciò che un contribuente avrebbe dovuto versare per una cartella esattoriale. Con lo stralcio l’ammontare del debito viene ridotto di alcune voci, ma resta da versare la quota capitale del debito. Il già citato decreto Milleproroghe ha offerto più tempo ai Comuni per aderire o meno allo stralcio o scegliere la cancellazione. Dovrebbe scadere il 31 marzo questo termine. E gli effetti sui debiti divenuti cartella entro il 31 dicembre 2015, dovranno sortire entro il 30 aprile. Che come detto prima, è la data di scadenza delle istanze di definizione agevolata per la cosiddetta rottamazione delle cartelle esattoriali. È presumibile quindi che sarà dal 30 aprile che i debiti ridotti dallo stralcio o cancellati d’ufficio spariranno dagli estratti di ruolo dei contribuenti italiani interessati.

I due provvedimenti ormai sono definitivi, e quindi non ci sono rischi di marcia indietro da parte dello Stato. Anche perché si parla di debiti vecchi e obsoleti, potenzialmente inesigibili e già cartelle ai tempi di Equitalia (dal 2017 Agenzia delle Entrate Riscossione ha sostituito Equitalia). Ed essendo di importo residuo modesto, anche lo Stato ha interesse alla cancellazione, dal momento che produrre azioni esecutive e giudiziarie per l’incasso, comporterebbe per il Fisco, un esborso superiore a ciò che si incasserebbe.