La Busta paga cambia nel 2018, la Legge di Bilancio 2018 ha portato molti cambiamenti: aumento delle soglie reddituali, Bonus 80 euro e diverse modalità di corresponsione delle retribuzioni, con violazioni e sanzioni amministrative. Vediamo nel dettaglio tutte le novità.

Aumento soglie reddituali “Bonus 80 euro” (art.1, comma 132)

Dal 1° gennaio 2018, con l’intervento della legge di Bilancio, fermo restando l’importo del credito pari a 960 euro, i nuovi limiti di reddito sono i seguenti:

Modalità di corresponsione delle retribuzioni e dei compensi ai lavoratori (art.1, commi 910-914)

A far data dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro o committenti corrispondono ai lavoratori la retribuzione e ogni anticipo di essa, attraverso una banca o un ufficio postale con uno dei seguenti mezzi:

a) bonifico sul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore;

b) strumenti di pagamento elettronico;

c) pagamento in contanti presso uno sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento;

d) emissione di un assegno consegnato direttamente al lavoratore, o in caso di suo comprovato impedimento, ad un suo delegato.

L’impedimento si intende comprovato quando il delegato a ricevere il pagamento è il coniuge, il convivente o un familiare, in linea retta o collaterale del lavoratore, purché di età non inferiore a sedici anni.

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Busta paga: violazioni e sanzioni

I datori di lavoro e i committenti non possono corrispondere la retribuzione per mezzo di denaro contante direttamente al lavoratore, qualunque sia la tipologia del rapporto di lavoro instaurato.

La firma apposta sulla busta paga non costituisce prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione.

La violazione del predetto obbligo comporta la sanzione amministrativa di una somma pecuniaria da 1000 a 5000 euro.

Si precisa che ai fini della operatività delle agevolazioni innanzi esposte, si attendono circolari esplicative Inps e Ministero del Lavoro.

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