La notizia più recente in merito al bonus Renzi 2018 riguarda l’aumento dei limiti di reddito entro i quali è possibile richiedere gli 80 euro. In merito alla detrazione Irpef però c’è anche un’altra importante considerazione da fare, che riguarda il superamento della suddetta soglia di reddito, con conseguente obbligo di restituzione del bonus Renzi. Il DL 66 del 24 aprile 2017, convertito in legge n. 89/2014, ha infatti previsto che il contribuente a cui sia stato erogato il credito Irpef, ma che non ne aveva diritto, perché incapiente, già beneficiario di detrazioni Irpef da lavoro dipendente al di sopra dell’imposta lorda dovuta e dunque rientrante nella no tax area, o che abbia guadagnato più di 26.600 euro lordi, è tenuto alla restituzione del bonus erogato nella prima busta paga utile in un’unica soluzione.

La corresponsione del bonus Irpef non dovuto emerge a seguito della liquidazione del modello 730.

L’unico modo per evitare la richiesta di restituzione del bonus Renzi in un’unica soluzione appare essere quella di preventiva rinuncia al bonus. In questo modo il dipendente si auto-tutela. Se dunque non siete certi di mantenere i requisiti del bonus Renzi per tutto il 2018, potete optare per questa strada. Vediamo più nel dettaglio come funziona a quali sono i vantaggi.

Rinuncia bonus 80 euro: modulo e vantaggi

Il modulo di rinuncia al bonus 80 euro va consegnato direttamente al datore di lavoro.
Supponiamo che il dipendente si sbagli: che abbia fatto rinuncia al bonus Renzi e che invece ha mantenuto nell’arco dell’anno i requisiti per averne diritto. Ebbene il lavoratore non perde il diritto agli 80 euro e riceverà quanto spettante in un’unica soluzione in concomitanza con il conguaglio del modello 730 dell’anno successivo.
Come la restituzione del bonus non spettante quindi, anche l’erogazione di quello oggetto di rinuncia preventiva e invece dovuto viene erogato in una soluzione unica.

Continua a leggere per avere un’idea di come impostare il modulo di rinuncia al bonus 80 euro in busta paga.

DICHIARAZIONE DI RINUNCIA AL BONUS FISCALE 201X

In relazione a quanto disposto dall’art. 1 D.L. 66 del 24 aprile 2014, convertito con legge n. 89/2014
il/la sottoscritto/a ……………………………………………………….………………….……………………………….
nato/a il ………………………… a …………………………………………………………………….………………….
residente in Via…………………………………………………………….…………………………Cap.……………….
Comune………………………………….……………….Località …………………………………….Prov.…………….
e-mail …………….……………………………………. Codice Fiscale…………………………………………….
in qualità di dipendente/collaboratore di codesto Ente presso ………………….……….…………………………………

consapevole che:

– per aver diritto al bonus fiscale anno _______ è necessario che il reddito complessivo annuo lordo relativo all’anno _______ non sia superiore a 26.600 euro e che l’imposta lorda (IRPEF) calcolata sul reddito annuo complessivo di lavoro dipendente e assimilato sia maggiore dell’importo delle detrazioni da lavoro dipendente, spettanti ai sensi dell’art. 13, comma 1, del TUIR;

– che per reddito complessivo annuo lordo deve intendersi quello utile ai fini della tassazione ordinaria IRPEF.

– che non concorrono al reddito complessivo annuo lordo il reddito da abitazione principale e relative pertinenze, i redditi assoggettati a tassazione sostitutiva per gli incrementi di produttività e i redditi a tassazione separata;

– che concorrono al reddito complessivo annuo lordo i redditi provenienti dall’affitto di immobili assoggettati a cedolare secca;

DICHIARA DI NON AVER DIRITTO AL BONUS FISCALE

A seguito di tale dichiarazione, il/la sottoscritto/a è altresì consapevole che si provvederà, ove necessario, a recuperare, in un’unica soluzione, il credito già eventualmente erogato a titolo di bonus fiscale e non dovuto, entro i termini di effettuazione delle operazioni di conguaglio di fine anno o di fine rapporto.

Il/la sottoscritto/a si impegna a comunicare tempestivamente eventuali variazioni.