C’è tempo dal 1° al 31 marzo per richiedere il bonus pubblicità  2023. Da quest’anno si ritorna alle regole ordinarie, dunque i requisiti per accedere al bonus saranno più stringenti. Per richiedere il bonus, è necessario accedere alla propria area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate tramite le credenziali SPID, CIE o CNS.  Una volta presentata la domanda ossia prenotato il bonus sugli investimenti da effettuare nel 2023, nell’anno successivo,  sarà necessario inviare una attestazione circa gli effettivi investimenti realizzati. Attenzione però, da quest’anno, sono esclusi dall’agevolazione gli investimenti in pubblicità su radio e televisioni, analogiche o digitali.

La richiesta può essere inviate anche tramite intermediari, ad esempio il proprio commercialista di fiducia.

Nel complesso, possono accedere al bonus, le imprese o i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie, sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line, il cui valore superi di almeno l’1% gli analoghi investimenti effettuati nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione.

Il bonus pubblicità 2023

Il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari è stato istituito con l’art.57-bis del DL 50/2017. Il bonus, nel corso del tempo è stato oggetto di diverse modifiche temporanee che hanno allargato la lista dei soggetti che potevano accedere al bonus.

Dal 2023, si ritorna alle regole ordinarie. Dunque, il bonus sarà riconosciuto:

  1. in presenza del presupposto dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario rispetto a quello dell’anno precedente;
  2. nella misura unica del 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati in campagne pubblicitarie esclusivamente sulla stampa quotidiana e periodica, anche on line.

Dunque, sono esclusi gli investimenti in pubblicità su radio e televisioni, analogiche o digitali.

Nel complesso, potranno richiedere il bonus: le imprese, i lavoratori autonomi e gli  enti non commerciali con un incremento minimo degli investimenti pario almeno all’1% rispetto agli investimenti del 2022.

In mancanza del requisito dell’incremento minimo,  le spese non saranno agevolabili.

Restano fermi i limiti dei regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis”.

A ogni modo, ai fini della concessione del credito d’imposta, si applica il regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 maggio 2018, n. 90.

Bonus pubblicità 2023. Domande da inviare entro fine marzo

Per richiedere il bonus, è necessario presentare apposita istanza.

Nello specifico, come riportato sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria:

per accedere al bonus pubblicità è necessario inviare la domanda tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, attraverso l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”, accessibile previa autenticazione con Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta Nazionale dei Servizi (CNS) o Carta d’Identità Elettronica (CIE).

In particolare:

  • dal 1° al 31 marzo dell’anno per il quale si chiede l’agevolazione: è necessario inviare la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta“, che è una sorta di prenotazione delle risorse, contenente (oltre ai dati degli investimenti effettuati nell’anno precedente) i dati degli investimenti già effettuati e/o da effettuare nell’anno agevolato;
  • dal 1° al 31 gennaio dell’anno successivo: i soggetti che hanno inviato la “comunicazione per l’accesso” debbono inviare la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati”, resa ai sensi dell’articolo 47 del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, attestante gli investimenti effettivamente realizzati nell’anno agevolato.

Dunque, per le spese 2023, la domanda/prenotazione dovrà essere presentata entro il 31 marzo 2023.

Bonus pubblicità 2023. Quando sarà pubblicata la graduatoria finale?

Una volta presentata la richiesta del bonus pubblicità 2023, il Dipartimento per l’informazione e l’editore forma un primo elenco dei soggetti che hanno richiesto il credito dell’imposta con l’indicazione del credito teoricamente fruibile da ciascun soggetto. Successivamente, una valle della presentazione delle “Dichiarazioni sostitutive relative agli investimenti effettuati”, sarà pubblicato sul sito del Dipartimento l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del credito di imposta.

Il bonus riconosciuto potrà essere utilizzato in compensazione in F24;  da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (a partire da quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dell’elenco dei soggetti ammessi). Ai fini della fruizione del credito è necessario indicare, in sede di compilazione del modello F24, il codice tributo 6900, istituito dall’Agenzia delle Entrate con Risoluzione n. 41/E del 8 aprile 2019 .